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GNL, l’Argentina riattiva il terminal di Bahía Blanca

Prevedendo un output di gas non soddisfacente nemmeno per il 2021, l’Argentina vuole aumentare le importazioni di GNL

La società statunitense Excelerate Energy, attiva nel settore del gas naturale liquefatto (GNL), ha vinto un contratto per la riattivazione di un terminal di rigassificazione nella città di Bahía Blanca, in Argentina.

L’ASTA PER L’UNITÀ DI RIGASSIFICAZIONE

Argus scrive che la compagnia petrolifera statale argentina YPF ha organizzato un’asta per conto di IEASA – un’altra società energetica controllata dallo stato – relativa all’assegnazione di un contratto a breve termine per un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione.

L’Argentina vuole potenziare l’approvvigionamento di gas nel periodo invernale, quando la domanda è più alta. Il contratto avrà una durata di tre mesi, da marzo ad agosto.

VACA MUERTA SOTTO LE ASPETTATIVE

Excelerate Energy ha già gestito il terminal per l’importazione di GNL di Bahía Blanca dal 2008 al 2018. Al tempo, l’Argentina faceva affidamento sulla formazione shale di Vaca Muerta per rivitalizzare la produzione di gas naturale e il proprio ruolo di esportatore regionale. Ma l’output di Vaca Muerta si è rivelato inferiore alle aspettative, anche a causa delle politiche economiche elaborate dal governo argentino che hanno disincentivato gli investimenti su larga scala.

I livelli di produzione di gas del 2020 sono stati i più bassi dal 2017. Prevedendo un output non pienamente soddisfacente nemmeno per l’anno in corso, il governo argentino ha chiesto a IEASA di aumentare le importazioni di GNL. L’Argentina lo acquista dal Cile.

LA RIAPERTURA DEL TERMINAL ESCOBAR

A febbraio il governo di Buenos Aires aveva richiesto la riapertura del piccolo terminal di importazione Escobar, dalla capacità di 3,7 milioni di tonnellate all’anno. La struttura è gestita sempre da Excelerate Energy.

SUSSIDI ALLA PRODUZIONE

Di recente l’Argentina ha lanciato un programma di sussidi per stimolare la produzione domestica di gas, ma le aziende del settore hanno accusato il governo di essersi mosso troppo tardi, e che la misura non permetterà quindi di garantire al paese forniture adeguate di gas per i mesi invernali.

L’OUTPUT DI GAS DELL’ARGENTINA

Nei primi due mesi del 2021 l’Argentina ha prodotto 115,3 milioni di metri cubi di gas al giorno: un calo dell’11 per cento su base annua. Nel 2020 l’output era diminuito dell’8,6 per cento rispetto all’anno prima.

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