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GSE

I consumi di gas vanno a picco a settembre. Tra le rinnovabili domina il fotovoltaico

Nel Rapporto del Gse Energia e Clima in Italia, il dato sulle emissioni di gas stimate per il 2021 ammonta a 427 milioni di tonnellate di CO2

Si è svolta questa mattina presso l’auditorium Gse di Roma la conferenza stampa di presentazione del primo Rapporto trimestrale Energia e Clima in Italia a cura del Gestore dei Servizi energetici (Gse). Tanti i resoconti emersi dal documento, sia sul gas che sul progresso delle rinnovabili in base al Pniec. In cima, un forte ribasso della domanda di gas, del 30% nel mese di settembre, dovuto a un forte calo della produzione industriale, dell’azione delle politiche di efficienza energetica, dalla chiusura inevitabile di alcune imprese.

Sul fronte delle rinnovabili, invece, l’eolico recupera punti rispetto alla traiettoria del Piano nazionale integrato energia e clima solo grazie ai progetti, su cui però occorre accelerare lo sblocco autorizzativo. Vediamo i dettagli.

GSE, ECCO IL PRIMO RAPPORTO ENERGIA E CLIMA

“Creare una visione d’insieme in grado di descrivere le principali variabili che caratterizzano l’evoluzione del quadro energetico nazionale nel contesto degli obiettivi su energia e clima al 2030. Questo l’obiettivo” di quanto discusso stamani dall’amministratore unico Andrea Ripa di Meana, Alberto Biancardi e Luca Benedetti. I dati presentati sono aggiornati al 30 settembre, ricorda anche il comunicato ufficiale del Gestore, passando anche “all’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile, ai mercati energetici e ambientali, all’evoluzione della spesa energetica”.

Non solo. “La relazione riporta le analisi su alcuni meccanismi di incentivazione, il confronto con le traiettorie delineate nel PNIEC, le valutazioni sulle emissioni di gas serra evitate, sugli impatti economici e occupazionali, sull’evoluzione dei costi di alcune tecnologie”. E infatti, la stima per il 2021 sulle emissioni di gas serra per il Belpaese è registrata in quota pari a 427 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Questo dato, tra i più significativi del rapporto, equivale al 10% delle emissioni europee.

RINNOVABILI, NEL 2021 IL SOLARE BATTE LE ALTRE FONTI

Riguardo le nuove installazioni, secondo il documento trimestrale relativo al nostro Paese, “a fine 2021 risultano installati circa 58 GW (Gigawatt) di impianti da fonti di energia rinnovabile nel settore elettrico”.

Riguardo i dettagli tra le varie risorse rinnovabili, “la fonte solare concentra la maggiore potenza efficiente lorda a 23 GW seguita da quella idraulica a 19 GW, ed eolica a 11 GW”.

RIPA DI MEANA: AVERE DATI AGGIORNATI AIUTA IL SISTEMA PAESE

“In un periodo storico in cui il settore energetico è particolarmente sotto pressione, avere a disposizione dati aggiornati e attendibili è fondamentale – Ha dichiarato l’Amministratore unico del GSE Andrea Ripa di Meana, aggiungendo che – Con il rapporto “ENERGIA E CLIMA”, che verrà aggiornato trimestralmente, il GSE contribuirà a costruire quella base di dati necessaria al sistema Paese per rispondere in maniera rapida e commisurata ai mutamenti dello scenario energetico”.

Il report, infatti, vuole essere quanto più vicino al tempo reale, per vigilare sul compimento del Pniec e tener d’occhio i meccanismi del Gse. Nasceranno, inoltre, nuove piattaforme di monitoraggio: il Pai sulle aree idonee, il Suder (cioè lo sportello per le energie rinnovabili).

BIANCARDI: NOSTRO SISTEMA SIA IN LINEA CON L’AZIONE UE

“Il messaggio è che il nostro sistema è in linea con quanto pattuito a livello europeo”. Secondo Alberto Biancardi, intervenuto dopo Ripa Di Meana nel punto stampa odierno, “le rinnovabili sembra abbiano ripreso forza grazie anche all’effetto Superbonus”.

I numeri lavorati da Gse, basati anche su quanto raccolto da Terna e Snam parlano di un calo del 30% di consumi di gas, “un crollo industriale”.

A SETTEMBRE UNA FLESSIONE “ALMENO TIMIDA” DEI CONSUMI ELETTRICI, SUL PNIEC FOTOVOLTAICO MIGLIOR FONTE

Andando più nel dettaglio, anche rispetto a quanto illustrato da Luca Benedetti, il Rapporto Energia e Clima rileva il dominio dell’idroelettrico tra le fonti rinnovabili. Il cui progresso rispetto al Pniec vede prevalere il fotovoltaico anche come strumento di protezione contro il caro bollette (oltre che come buona opzione di investimento).

L’eolico, invece, recupera tenendo in considerazione i progetti in campo. Nel settore termico, ha dettagliato Benedetti, il 19-20% è coperto dalle nuove fonti energetiche, a fronte di un 30% da raggiungere a fine decennio in base al Piano nazionale integrato energia e clima.

Infine, sui trasporti crescono i biocarburanti (con consumi dell’11%, da raddoppiare a fine decennio) con un gran exploit del biometano. E anche la mobilità elettrica, guardata in sé per sé, registra aumenti mensili.

 

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