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I guai corallini di Petrobas

Gli azionisti chiedono a Petrobas di rinunciare alle aste di assegnazione delle aree petrolifere che sono vicine alle barriere coralline 

Guai in casa Petrobas.

Anapetro, un’associazione di azionisti della Petrobras brasiliana, ha chiesto pubblicamente all’azienda dell’Oli&Gas di saltare un’imminente asta per l’assegnazione di un’area petrolifera vicino alle barriere coralline di Coral.

Gli azionisti, in una lettera indirizzata alla dirigenza, ha affermato che 14 delle 92 aree di esplorazione petrolifera offshore che saranno messe all’asta dal governo brasiliano, nel  17° round di offerte petrolifere, previsto per il 7 ottobre, si trovano vicino a riserve marittime ecologicamente sensibili, tra cui l’arcipelago di Fernando de Noronha e l’arcipelago di Abrolhos, famoso per le sue barriere coralline.

“Partecipare a questa asta è avventato, data la sua fragilità giudiziaria e ambientale, e anche il rischio effettivo per l’immagine di Petrobras”, ha affermato Mario Dal Zot, presidente di Anapetro e responsabile degli affari giudiziari per FUP, il più grande sindacato dei lavoratori petroliferi del Brasile

A partecipare all’asta, oltre a Petrobas, saranno Chevron, Royal Dutch Shell PLC, TotalEnergies, Ecopetrol, Karoon Energy e Murphy Oil Corp.

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