Dopo la pubblicazione del “Pacchetto Omnibus” per ridurre le norme in materia di rendicontazione di sostenibilità per le aziende, la Commissione Ue ora sta valutando quali altre leggi europee potrebbero essere modificate per ridurre la burocrazia
Secondo la bozza di conclusioni per il vertice dei ministri dell’Energia dell’Unione europea del mese prossimo, visionata dall’agenzia Reuters, i Paesi Ue vogliono includere le politiche energetiche negli sforzi per ridurre la burocrazia per le industrie in difficoltà.
La Commissione europea ha avviato un’iniziativa per rimuovere gli strati di burocrazia che, secondo le aziende europee, le pongono in una posizione di svantaggio rispetto a Cina e Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump sta aggressivamente riducendo la regolamentazione.
IL PACCHETTO OMNIBUS DELL’UE PER SEMPLIFICARE ALCUNE NORME
Dopo aver pubblicato, lo scorso febbraio, una prima serie di proposte di semplificazione”, note come “Pacchetto Omnibus”, per ridurre le norme in materia di rendicontazione di sostenibilità per le aziende, la Commissione ora sta valutando quali altre leggi europee potrebbero essere modificate per ridurre la burocrazia.
Secondo la bozza di conclusioni per la riunione dei ministri del 16 giugno, i Paesi membri segnaleranno il loro sostegno all’aggiunta di politiche energetiche a questo sforzo. La bozza di conclusioni ha sostenuto i piani per semplificare ulteriormente la normativa Ue e afferma che ciò “dovrebbe avere un profondo impatto sulla riduzione degli oneri normativi per le aziende del settore energetico e delle industrie ad alta intensità energetica, pur mantenendo l’allineamento con gli obiettivi politici originari”.
I diplomatici dell’Unione europea stanno ancora negoziando le conclusioni, che potrebbero cambiare prima dell’approvazione da parte dei ministri.
LE REAZIONI DELLE INDUSTRIE AGLI SFORZI DI SEMPLIFICAZIONE DELL’UE
Gli sforzi di semplificazione dell’Unione europea finora hanno incontrato reazioni contrastanti: alcune industrie hanno sostenuto i piani, ritenendoli un incentivo alla loro competitività, mentre secondo le grandi aziende offrono scarso sollievo dalla burocrazia. Inoltre, alcuni investitori e attivisti hanno criticato l’indebolimento delle norme sulla sostenibilità, definendolo un duro colpo per gli sforzi dell’Europa per contrastare i cambiamenti climatici.
Tra le politiche che i Paesi chiedono di semplificare – hanno dichiarato a Reuters i diplomatici europei – vi sono gli obblighi Ue in materia di risparmio energetico e le norme sulle emissioni di metano.
LA LEGGE UE PER VIETARE LE IMPORTAZIONI DI GAS RUSSO
I diplomatici hanno detto che si prevede che le conclusioni finali diranno poco sui piani di Bruxelles di proporre, a giugno, una legge per vietare tutte le importazioni di gas russo entro la fine del 2027. Questo perché i Paesi Ue devono approvare le conclusioni all’unanimità, il che significa che un governo potrebbe bloccarle. Ungheria e Slovacchia, ad esempio, hanno entrambe già dichiarato di respingere il piano per abbandonare l’energia russa.