I prezzi dell’energia elettrica sono un serio ostacolo alla decarbonizzazione. È l’allarme lanciato da più di 100 manager . Ma le sfide da affrontare nei prossimi 5 anni non sono finite…
Nuvole nere si addensano sulla transizione sostenibile. Infatti, le stime dei prezzi dell’energia elettrica non fanno ben sperare in ottica di decarbonizzazione. A lanciare l’allarme sono i manager esperti di sostenibilità di alcune delle principali aziende. Ma non sono solo i prezzi a preoccupare, secondo il report “2025 Net Zero Navigator” di Mitie.
DECARBONIZZAZIONE A RISCHIO
Sono in arrivo mesi di rialzi per l’energia elettrica, secondo diversi esperti. Il ‘pool’ ha chiuso 2024 con un prezzo medio dell’elettricità di 63,04 euro per megawattora (MWh), il 28% in meno rispetto al 2023. Tuttavia, nel 2025 il trend si invertirà, aumentando le preoccupazioni di diversi dirigenti di aziende, secondo l’ultimo report di Mitie.
Più della metà (57%) dei manager intervistati è preoccupata che il costo dell’energia possa aumentare nei prossimi cinque anni, il 64% invece teme la volatilità dei prezzi. Inoltre, il 60% ha paura che nei prossimi cinque anni le interruzioni della catena di approvvigionamento possano colpire la loro azienda. Tuttavia, più di quattro dirigenti su cinque (84%) sono fiduciosi che le aziende possano raggiungere gli obiettivi di riduzione a zero del Regno Unito.
GLI ALTRI OSTACOLI
Non sono però solo i prezzi dell’elettricità a minacciare la decarbonizzazione. Infatti, anche la scarsa disponibilità di energia green e la carenza di capitale per i progetti sono due ostacoli importanti, secondo i leader della sostenibilità del Regno Unito. Il 78% dei dirigenti intervistati ha dichiarato di trovare difficoltà a raccogliere fondi per finanziare progetti per sviluppare tecnologie green come pompe di calore geotermiche o batterie di stoccaggio.
Inoltre, il 27% degli intervistati ha affermato che disponibilità e affidabilità delle rinnovabili sono le due sfide principali da affrontare per tagliare il consumo di combustibili fossili e le emissioni inquinanti. Serve un approccio tecnologico per bilanciare i bisogni energetici immediati con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine, secondo gli esperti del Mitie.
“Con un nuovo governo che riaccende la spinta verso l’energia netta zero e una resilienza climatica sempre più urgente, dobbiamo accelerare i nostri progressi verso la decarbonizzazione. Il nostro rapporto mostra che molte aziende hanno ancora difficoltà a ottenere investimenti per progetti di sostenibilità; un modo per affrontare questo problema è integrare gli sforzi di decarbonizzazione in obiettivi organizzativi più ampi”, ha affermato Mark Caskey, direttore generale dei progetti di Mitie.