Advertisement Skip to content
Pitesai

Idrocarburi, la proposta di Collina (Pd) che non piace agli ambientalisti

Legambiente stigmatizza la proposta di emendamento elaborata dal Senatore faentino Stefano Collina (PD)

Riduzione dei canoni a carico delle società estrattive di idrocarburi per lo sfruttamento delle concessioni con un tetto massimo del 3% del valore annuo scaturito dalla concessione ed esenzione totale dalle royalties per i piccoli giacimenti. Ma anche semplificazioni all’iter procedurale per lo stoccaggio della CO2, un progetto funzionale a mantenere in vita l’industria del fossile. È quanto prevede un emendamento presentato al Dl Semplificazioni dal Senatore faentino Stefano Collina (PD) che per il momento risulta fermo e non ancora discusso a differenza di quello sulla Co2 che invece è stato accolto secondo quanto riferito da Il Resto del Carlino.

LEGAMBIENTE CONTRARIA

Contro la proposta di modifica si è scagliata Legambiente secondo cui “se l’emendamento dovesse essere accolto, si tratterebbe di un grande regalo all’industria del fossile con conseguenti ritardi per la transizione energetica”. Per Legambiente, se si aggiornassero piuttosto i canoni con cifre più adeguate, ad esempio in linea con quelli di altri Paesi europei – in Danimarca il permesso di ricerca ha un costo di 3.300 euro/km2 e in Norvegia invece il costo è di 8.150 euro/km2 l’anno per la ricerca e di 13.620 euro/km2 per la coltivazione – le compagnie petrolifere, che fino al 2017 hanno versato per prospezione, ricerca e coltivazione circa 1 milione di euro e con la nuova norma verseranno dal 2018 circa 25,6 milioni, potrebbero versare invece alle casse dello Stato oltre 300 milioni di euro.  In questo senso si tratterebbe quindi di 275 milioni di euro di mancate entrate.

COSA DICE COLLINA

“Se ci fosse stata la votazione – ha detto il senatore Pd sempre secondo quanto si legge sul Resto del Carlino – avrei votato a favore, anche contro la maggioranza. Io continuo la mia battaglia per il gas e per i posti di lavoro. Nel DL Semplificazioni – ha aggiunto – abbiamo messo un tetto ai canoni per le aziende che estraggono idrocarburi, per evitare il paradosso che chi ancora investe possa andare in perdita a causa dello Stato”.

IL COMMENTO DI CIAFANI E FRATTINI

“Il senatore PD di Faenza Stefano Collina fornisce un esempio  di quali scelte si possono intraprendere se non si vuole la transizione energetica e non si prendono sul serio gli effetti del cambiamento climatico, facendo così un bel regalo all’industria estrattiva – hanno commentato Stefano Ciafani e Lorenzo Frattini, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente – Piuttosto bisognerebbe tassare di più le fonti climalteranti e destinare questi fondi a progetti locali di riconversione: questa è l’unica strada da intraprendere per la transizione locale verso le rinnovabili. Purtroppo buona parte della politica fa a gara a blandire gli interessi di ENI, prolungando solo l’agonia di un settore in crisi”

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su