L’Italia è pronta per una svolta energetica: secondo GlobalData, le rinnovabili supereranno le fonti termoelettriche nel 2030, arrivando a coprire oltre il 55% della generazione elettrica entro il 2035. Questa accelerazione è spinta dalla necessità di ridurre la forte dipendenza del Paese dalle importazioni di energia.
L’Italia ha promosso lo sviluppo dell’energia rinnovabile attraverso le sue principali strategie e politiche energetiche, tra cui la Strategia Energetica Nazionale e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, ponendo al contempo l’accento sulla sicurezza energetica. Di conseguenza, si prevede che le energie rinnovabili supereranno l’energia termoelettrica come fonte primaria di generazione elettrica in Italia nel 2030 e continueranno ad aumentare la loro quota fino al 55,9% nel 2035, secondo GlobalData, azienda leader nel settore dei dati e dell’analisi.
FOTOGRAFIA DEL MIX ENERGETICO: L’EVOLUZIONE DA OGGI AL 2035
L’ultimo rapporto di GlobalData, “Prospettive del mercato elettrico italiano fino al 2035, Aggiornamento 2025 – Tendenze di mercato, regolamentazione e panorama competitivo”, rivela che l’energia rinnovabile ha dominato il mix di capacità installata in Italia nel 2024 con una quota del 43,4%. Si prevede che sarà la tecnologia principale nel 2035, rappresentando una quota del 70,6%. Seguita a breve distanza dall’energia termoelettrica, che rappresentava il 42,3% della capacità installata nel 2024 e che si prevede scenderà al 21,4% nel 2035. Nel 2024, l’energia termoelettrica ha dominato il mix di generazione con il 51,3%, mentre le rinnovabili hanno rappresentato il 34,9%. La grande idroelettrica ha rappresentato la restante quota del 13,8%.
LA DIPENDENZA DALLE IMPORTAZIONI COME MOTORE DEL CAMBIAMENTO
Attaurrahman Ojindaram Saibasan, Senior Power Analyst di GlobalData, commenta: “L’Italia non è nota per possedere ingenti riserve nazionali di combustibili fossili ed è fortemente dipendente dalle importazioni. Come secondo importatore di gas in Europa, dopo la Germania, l’Italia si approvvigiona di gas naturale da Azerbaigian, Algeria, Libia e altre nazioni. L’Italia soddisfa la maggior parte del suo fabbisogno di gas attraverso le importazioni, che possono offrire una soluzione a breve termine. Tuttavia, il governo sta attivamente cercando di espandere la capacità di energia rinnovabile per ridurre la dipendenza dalle fonti estere.
SOLARE ED EOLICO: I PILASTRI DELLA STRATEGIA AL 2030
“Attualmente, l’Italia è pronta a investire in due settori principali: la generazione di energia solare ed eolica. Spinto dal suo notevole potenziale e dagli obiettivi ambientali, il governo ha deciso di elevare la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico totale al 40% entro il 2030.”
GLI OBIETTIVI NAZIONALI PER IL 2030
L’Italia mira a raggiungere una quota del 40% di rinnovabili nel consumo finale lordo e una generazione di elettricità da fonti rinnovabili del 65% entro il 2030. Il Paese ha l’obiettivo di avere il 27% della sua capacità elettrica da fonti rinnovabili entro quella data. Punta ad aumentare la sua capacità installata totale da fonti rinnovabili a 93,2 GW e la generazione di energia da rinnovabili a 186,8 TWh entro il 2030. Mira a raggiungere 50 GW di capacità solare fotovoltaica, 74 TWh di generazione da solare fotovoltaico e 18,2 GW di capacità eolica entro il 2030.
GLI IMPEGNI EUROPEI: IL RUOLO DEL “FIT FOR 55” E DEL GREEN DEAL
Una forza primaria che modella il mercato elettrico italiano è la sua dedizione agli obiettivi climatici, sia a livello nazionale che come membro dell’Unione Europea (UE). L’Italia è obbligata ad aderire al pacchetto “Fit for 55” dell’UE e al Green Deal europeo, che mirano collettivamente a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.
LE CONSEGUENZE DELLA TRANSIZIONE: DECARBONIZZAZIONE ED ELETTRIFICAZIONE
Saibasan continua: “Questi obiettivi ambiziosi hanno costretto l’Italia ad accelerare la decarbonizzazione del suo settore elettrico, passando dalla generazione di energia basata su combustibili fossili a fonti di energia rinnovabile, tra cui solare, eolico e idroelettrico. La strategia nazionale pone un’enfasi significativa sull’elettrificazione dei settori di uso finale — trasporti, riscaldamento e industria — che si prevede aumenterà notevolmente la domanda di elettricità. Questa trasformazione in corso sta guidando le decisioni di investimento, la modernizzazione della rete e la pianificazione delle infrastrutture in tutto il mercato elettrico.”
LA SFIDA PRINCIPALE: SUPERARE LA DIPENDENZA DALLE IMPORTAZIONI
Saibasan conclude: “Il panorama del settore energetico italiano ha subito cambiamenti significativi negli ultimi decenni, e si prevede che la nazione passerà a un’economia basata sull’energia verde nel prossimo futuro. Tuttavia, l’Italia deve affrontare diversi ostacoli che devono essere superati. La sfida principale all’interno del settore energetico è la forte dipendenza del Paese dalle importazioni di energia, in particolare da Francia e Svizzera.”