Le banche si concentrano su una migliore integrazione dei rischi climatici nelle loro strategie, governance e gestione del rischio, ma forniscono ancora una scarsa visibilità su come i cambiamenti climatici possono influenzare le loro prestazioni
La divulgazione del rischio climatico da parte delle grandi banche su come il cambiamento climatico potrebbe influenzare la loro performance finanziaria rimane debole, nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi 18 mesi. Lo ha affermato Moody’s Investors Service in un rapporto pubblicato oggi.
LO STUDIO
Moody’s ha recensito 28 istituti di credito statunitensi, europei e asiatici con un patrimonio complessivo di 56 trilioni di dollari. Lo studio ha confrontato le informative sul rischio climatico disponibili al pubblico con quelle disponibili all’inizio del 2020. L’analisi ha dimostrato che la maggior parte delle banche si concentra sulla divulgazione di strutture di governance, politiche e processi per gestire il rischio ambientale piuttosto che fornire una chiara valutazione di come il cambiamento climatico potrebbe influenzare il loro portafoglio prestiti e investimenti.
“Ci aspettiamo che più banche divulghino i rischi legati al clima a livello globale, riflettendo la crescente domanda degli investitori di informazioni sull’esposizione delle banche al rischio ambientale fisico e al rischio di transizione mentre le economie mirano a decarbonizzare gradualmente – afferma Olivier Panis, Senior Vice President di Moody’s e autore della relazione -. Tuttavia, in questa fase, le banche hanno per lo più migliorato la divulgazione della propria impronta di carbonio, che è meno importante per la loro forza creditizia rispetto alle loro esposizioni indirette al clima”.
REQUISITI PIÙ SEVERI DI RENDICONTAZIONE
Moody’s prevede requisiti di rendicontazione più severi per favorire miglioramenti nelle informative delle banche, visto che le autorità di vigilanza spingono per l’informativa sul clima obbligatoria e testano la resilienza dei portafogli delle banche con scenari di stress climatico. Si otterrà una maggiore trasparenza e comparabilità solo se gli obblighi di informativa saranno applicati a tutti i mutuatari finanziari e non finanziari e se le norme in materia di rendicontazione saranno armonizzate su base globale, ha concluso Moody’s.