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ISAB di Priolo al centro della disputa tra Economou e Trafigura. La società: “Nessuna ripercussione su occupazione e produzione”

Cosa succederà ad ISAB dopo la disputa tra il fornitore Trafigura e l’investitore di maggioranza, il miliardario greco George Economou? L’azienda, raggiunta da Energia Oltre, assicura: “Nessuna ripercussione su occupazione e produzione”

Quale destino attende ISAB di Priolo, la maggiore società di raffinazione in Italia? È la domanda che molti si pongono dopo la notizia, rimbalzata sui giornali internazionali, di una lite tra il fornitore Trafigura e l’investitore di maggioranza, il miliardario greco George Economou, scontento dei risultati economici dell’azienda. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbero i termini di un accordo di fornitura di greggio. Uno scontro di vedute che potrebbe portare a un cambio di governance per ISAB di Priolo. Quali sono le opzioni sul tavolo? Ma soprattutto, eventuali modifiche nell’assetto societario potrebbero danneggiare la produttività delle raffinerie? La società ISAB, raggiunta da Energia Oltre, assicura la regolare produzione dell’impianto e conferma l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio economico e finanziario già da quest’anno.

ISAB, ARGUS E TRAFIGURA DIVORZIANO?

Il possibile divorzio tra Argus e Trafigura porterebbe a un cambio di governance nella società. Nel caso in cui si concretizzi, l’opzione più accreditata è che il colosso delle materie prime venda le sue quote al fondo Argus. Ad avvalorare questa tesi, fonti di Bloomberg rivelano che il miliardario armatore greco George Economou starebbe cercando possibili collaborazioni con trader di petrolio alternativi per sostituire Trafigura Group come partner fornitore. La buona notizia è che la fine del matrimonio di Argus e Trafigura non avrebbe ripercussioni sulla produttività di una struttura che copre un quinto della capacità di raffinazione italiana, dà lavoro direttamente a circa 1.000 persone e sostiene altri 8.500 posti di lavoro nell’area locale, secondo ISAB.

“ISAB si trova in composizione negoziata della crisi di azienda, una scelta di gestione responsabile della società strettamente connessa al contesto congiunturale che sta interessando l’intero comparto. Tale misura non compromette in alcun modo la solidità dell’azienda né la sua capacità di rispettare gli impegni assunti con il personale. ISAB assicura la marcia regolare dell’impianto e conferma l’impegno nell’implementazione di tutte le azioni necessarie per ripristinare l’equilibrio economico e finanziario previsto già per il 2025”, risponde l’azienda a Energia Oltre.

AL VIA NUOVO PROGETTO PER L’IDROGENO

A confermare la volontà di rilancio del sito di Priolo, mentre il polverone della lite tra Argus e Trafigura non si era ancora posato, Isab ha annunciato durante l’ECOMED Green Expo del Mediterraneo la firma di un accordo preliminare con Enego e Axpo, dal valore di oltre 200 milioni di euro, per un progetto per la produzione di idrogeno verde all’interno del polo industriale. La fase iniziale di HYNEGO prevede una produzione di idrogeno verde pari a 100 MW, che potrà salire fino a 300 MW nei prossimi anni.

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