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Italgas, piano record da 16,5 miliardi: Utili e dividendi in crescita

L’acquisizione di 2i Rete Gas proietta il Gruppo in una nuova dimensione. Utili e dividendi in crescita, con l’intelligenza artificiale al centro della strategia. Si rafforza l’impegno sul settore idrico

Un piano strategico monumentale (“Shaping a new energy”) da 16,5 miliardi di euro di investimenti fino al 2031 per dare vita al primo operatore europeo nella distribuzione del gas. Italgas svela le sue ambizioni dopo l’acquisizione di 2i Rete Gas, presentando ad analisti e investitori una visione che poggia su digitalizzazione spinta, efficienza, sostenibilità e un ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale. L’operazione, chiusa a tempo di record, ha già prodotto i suoi primi frutti, come dimostrano i risultati dei primi nove mesi del 2025, che registrano una crescita a doppia cifra su tutti i principali indicatori.

UNA CRESCITA TRAVOLGENTE SPINTA DALL’ACQUISIZIONE

I numeri approvati dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Paolo Ciocca parlano chiaro: nei primi nove mesi dell’anno, i ricavi totali adjusted hanno raggiunto 1.800,5 milioni di euro, con un balzo del 37,5%. L’EBITDA adjusted è cresciuto del 35,6% a 1.368,9 milioni, mentre l’utile netto di gruppo adjusted ha segnato un +36,8%, attestandosi a 494,9 milioni di euro. Una performance definita “molto positiva” dall’Amministratore Delegato Paolo Gallo, che ha sottolineato come i risultati siano trainati “dal consolidamento di 2i Rete Gas, alla riduzione dei costi e alle prime efficienze generate dal processo di fusione”.

GAS: INVESTIMENTI MILIARDARI PER RETI SMART E MOLECOLE GREEN

Il cuore del piano è rappresentato dal settore gas, a cui sono destinati 14,2 miliardi di euro. Di questi, 8,3 miliardi saranno dedicati allo sviluppo, al “repurposing” e all’upgrade digitale delle reti in Italia e in Grecia. L’obiettivo è creare un’infrastruttura intelligente e flessibile, pronta ad accogliere quote crescenti di gas rinnovabili come biometano, idrogeno e metano sintetico. Fondamentale sarà il lancio su scala industriale di “Nimbus”, il nuovo contatore “H2 ready” con tecnologia proprietaria, di cui si prevede l’installazione di 6 milioni di unità entro il 2031. Sul fronte del biometano, l’obiettivo è connettere impianti per una capacità di 1,2 miliardi di metri cubi l’anno, mentre in Sardegna, con il progetto “Hyround”, partirà l’immissione in rete di idrogeno verde in blending fino al 20%.

ACQUA: 450 MILIONI PER DIMEZZARE LE PERDITE E DIGITALIZZARE

Il Gruppo rafforza il proprio impegno anche nel settore idrico, con 450 milioni di euro di investimenti destinati a colmare il gap infrastrutturale e tecnologico delle reti. Le attività si concentreranno sulla digitalizzazione completa, con l’applicazione del sistema di comando e controllo “Dana4Water”, l’installazione di contatori intelligenti e la sostituzione delle condotte. L’obiettivo, ambizioso, è “ridurre di oltre la metà le perdite idriche complessive”. Un focus particolare è sull’emergenza siccità in Sicilia, dove la controllata Siciliacque ha già realizzato due nuovi dissalatori, con un terzo in arrivo, per aumentare la disponibilità di acqua potabile.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, IL MOTORE DELLA CRESCITA

L’innovazione tecnologica e, in particolare, l’intelligenza artificiale, sono definite “gli elementi distintivi del Gruppo”. L’AI sarà progressivamente integrata in tutti i processi, dalla gestione delle reti per ottimizzare i flussi di molecole green, alla manutenzione predittiva per aumentare resilienza e sicurezza. Snam ha identificato oltre 100 “use case” di applicazione, che genereranno efficienze per 70 milioni di euro al 2031. “L’innovazione, la trasformazione digitale e l’utilizzo diffuso dell’Intelligenza Artificiale”, ha commentato l’AD Gallo, “si combinano con la passione e la competenza delle donne e degli uomini di Italgas che diventano il vero propulsore della crescita”.

OBIETTIVI FINANZIARI E DIVIDENDI IN AUMENTO PER GLI AZIONISTI

Grazie all’integrazione e alle sinergie attese, che porteranno benefici per 250 milioni di euro, l’EBITDA è previsto raggiungere i 3,0 miliardi di euro al 2031. L’utile per azione (EPS adjusted) è atteso in crescita del 10% annuo. Notizie positive anche per gli azionisti: la politica dei dividendi è stata estesa al 2028, con la garanzia di un incremento minimo del 5% annuo sul dividendo 2024, fissato a 0,406 euro. “Il nuovo floor”, si legge nella nota, “comporta una crescita implicita del dividendo per azione a valere sugli utili 2025 di almeno l’11,7%”.

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