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Italia 9º per produzione da rinnovabili, ma è solo a metà strada sui target al 2030

Italia 9º nella classifica dei Paesi che producono più energia da fonti rinnovabili, ma è solo a metà strada per raggiungere il target del 70% al 2030

L’Italia fa passi avanti importanti sulle rinnovabili, ma siamo ancora a metà strada per raggiungere gli obiettivi di produzione al 2030. Il nostro paese è al 9 posto per generazione di energia green tra gli Stati che non possono compensare la propria impronta di carbonio con risorse naturali. È quanto emerge dal rapporto di Fira Barcelona, l’associazione che organizza Smart City Expo World Congress, il maggiore evento mondiale sull’innovazione urbana.

ITALIA NONA PER PRODUZIONE DI RINNOVABILI

Il 2023 è stato un anno record per la produzione di energia rinnovabile in Italia. In particolare, si è verificato un boom di energia solare e eolica, secondo il rapporto. Il fotovoltaico fa la parte del leone, rappresentando il doppio della quota di idroelettrico ed eolico insieme.

Nel 2023 i pannelli solari hanno generato 30,6 TWh, mentre gli impianti eolici italiani hanno prodotto 23,4 terawattora-ora. Complessivamente le energie rinnovabili coprono il 37% della domanda nazionale di energia, poco più della metà rispetto all’obiettivo del 70% al 2030.

Connettività, gestione ottimale dei dati, efficienza energetica degli edifici, mobilità sostenibile, gestione virtuosa dei rifiuti, qualità della vita e partecipazione attiva dei cittadini attraverso piattaforme digitali. Sono le caratteristiche delle smart city. Negli ultimi anni in quest’ambito la produzione di energia da rinnovabili è aumentata in maniera costante e sensibile. È quanto emerge

LA CLASSIFICA, IL PODIO

Sul gradino più alto del podio spiccano i Paesi Bassi, con una generazione di 23 gigawatt l’ora di energia solare e 8 gigawatt l’ora di energia eolica. Inoltre, il governo sta lavorando con laboratorio Faraday, il più grande centro di ricerca al mondo dedicato all’idrogeno per trasformare lo Stato nel primo polo europeo del vettore.

Al secondo posto della classifica figura la Germania, con una produzione complessiva di energia di 161,09 megawatt per 100.000 abitanti. Solare e eolica contribuiscono alla maggior parte del fabbisogno di energia elettrica del Paese, producendo 64 gigawatt all’ora ognuno.
La Spagna si aggiudica il bronzo, con una produzione energetica complessiva di 130,44 megawatt per 100.000 abitanti. La maggior parte dell’energia green proviene da solare e eolica. Tuttavia, anche l’idroelettrico occupa una quota importante nel mix del Paese, generando 14 GWh.

RINNOVABILI, BENE GRECIA E PORTOGALLO

In quarta posizione troviamo la Grecia, con una produzione energetica complessiva di 122,09 megawatt per 100.000 abitanti. L’elettricità arriva da sole (6GW/h), acqua e vento.

Il quinto classificato è il Portogallo, Il Portogallo, con una produzione energetica complessiva di 116,75 megawatt per 100.000 abitanti. Negli ultimi mesi diverse volte l’80% del l’elettricità del Portogallo è stata prodotta dalle rinnovabili, per la maggior parte eolico (5 gigawatt all’ora), seguito da idroelettrico (4 gigawatt all’ora) e solare (3 gigawatt all’ora).

IL PARADOSSO

Connettività, gestione ottimale dei dati, efficienza energetica degli edifici, mobilità sostenibile, gestione virtuosa dei rifiuti, qualità della vita e partecipazione attiva dei cittadini attraverso piattaforme digitali. Sono le caratteristiche delle smart city. Negli ultimi anni in quest’ambito la produzione di energia da rinnovabili è aumentata in maniera costante e sensibile. Dallo studio emerge un dato interessante.

I Paesi più inquinanti come Cina, Stati Uniti e India possiedono la maggiore capacità installata di energia rinnovabile. Tuttavia, i combustibili fossili coprono ancora la maggiore parte della loro domanda energetica. Al contrario, i Paesi che occupano la parte alta della classifica hanno una percentuale di rinnovabili nel mix energetico superiore rispetto a quella dei combustibili fossili.

“Le fonti energetiche rinnovabili sono la chiave per il nostro futuro in quanto non producono emissioni inquinanti. Devono svolgere un ruolo centrale nelle agende globali”, ha commentato Ugo Valenti, direttore del Smart City Expo World Congress.

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