L’Autopilota accende la guerra dei software tra BYD e Tesla, ancora sotto la lente d’ingrandimento del Dipartimento dei Trasporti Usa
BYD sfida Tesla sul suo cavallo di battaglia: l’autopilota. Entro la fine dell’anno la casa automobilistica presenterà il suo sistema avanzato di assistenza alla guida (ADAS) che competerà con il controverso software Tesla, secondo un rapporto del think tank cinese HiEV Research Institute. Il software sarà progettato appositamente per la navigazione ad alta velocità (NOA), settore su cui spinge il produttore americano, ma potrà essere aggiornato per la navigazione in città.
L’AUTOPILOTA DI BYD
Un nuovo rapporto di BYD mostra che l’Autopilota potrebbe essere una delle tecnologie di punta delle macchine elettriche, secondo quanto riporta Electrek. Diversi esperti ritengono infatti che le innovazioni basate su digitale e intelligenza artificiale avranno un ruolo sempre più importante nel determinare il successo di un modello rispetto a un altro, mentre la componentistica si ridurrà sempre più. Tuttavia, oggi la scelta del produttore cinese di puntare sui sistemi di guida autonoma appare coraggiosa.
Infatti, sono ancora in corso le indagini del Dipartimento dei Trasporti Usa sui 14 incidenti mortali in cui sono state protagoniste vetture Tesla con guida autonoma o altri sistemi avanzati di assistenza alla guida. Investigazioni che sembravano potessero decretare la fine di questo tipo di software, almeno nel Nord America. Mercato dove Tesla domina ancora, con vendite che nel primo trimestre di quest’anno hanno raggiunto la cifra record di 422.875 unità.
AUTOPILOTA, LA COMPETIZIONE SI ACCENDE
La sfida forse più importante si gioca però sul mercato cinese, il maggiore del mondo. Qui BYD detiene il primato, con 264.664 modelli elettrici venduti nei primi tre mesi del 2023. Tuttavia, Tesla segue a breve distanza. La prima Ev con sistema ADAS sarà la Han premium, a cui seguirà il pick-up F, secondo quanto riporta Car News Cina.
La sfida tra i due giganti della mobilità elettrica si sposta sempre più sui software, terreno comune di due aziende molto differenti tra di loro. Il core business di Tesla è la realizzazione di auto elettriche, ma negli ultimi anni sta dedicando grande attenzione ai software. Invece, BYD nasce infatti come produttore di batterie, solo in seguito si dedicherà anche alla realizzazione di Ev a prezzi accessibili. Oggi ha deciso di seguire l’esempio di Tesla e altre case automobilistiche, quali General Motors, Porsche e Ford.
TESLA, AUTOPILOTA SOTTO ESAME
La notizia arriva in un momento complicato per l’Autopilota di Tesla, sotto la lente d’ingrandimento del Dipartimento dei Trasporti americano. A giugno 2022 la National Highway Traffic Safety Administration ha pubblicato un report da cui emergeva che le auto della casa americana erano coinvolte in 273 incidenti. Il 70% di questi riguardava vetture con livello 2 di guida assistita. Da quel momento i controlli riguardo i problemi di sicurezza dell’agenzia si sono fatti sempre più frequenti e approfonditi. Proprio ieri, il segretario ai Trasporti dell’Amministrazione Biden, Pete Buttigieg, ha accusato la casa automobilistica di pubblicità ingannevole.
“Non credo che una funzionalità si possa chiamare, ad esempio, Autopilota, se le istruzioni scritte in piccolo dicono che devi avere le mani sul volante e gli occhi sulla strada in ogni momento”, ha dichiarato Buttigieg in un’intervista a The Associated Press.