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Le auto elettriche non decollano in Italia. Perché?

Le Ev non decollano in Italia. Perché? I risultati dell’indagine “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà”, condotta da Format Research
La maggior parte degli italiani non intende cambiare auto nei prossimi due anni e, se mai dovesse farlo, una Ev sarebbe la sua ultima scelta. Il costo è l’ostacolo maggiore che allontana gli acquirenti dalle elettriche e li porta a prediligere ancora le auto a benzina e diesel. Sono solamente alcuni dei risultati dell’indagine “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà”, condotta da Format Research. Dal sondaggio emerge che a preoccupare maggiormente gli italiani è lo smaltimento delle batterie delle Ev. Un timore che porta l’86% degli intervistati ad affermare che le auto elettriche possono rappresentare un rischio ambientale. Perché le Ev non decollano in Italia?
EV, TRA IDEOLOGIA E REALTÀ
Lo studio condotto su un campione di persone di età superiore ai 18 anni mostra che la maggior parte degli italiani non considera le Ev un’alternativa alle endotermiche nel breve termine. La maggior parte degli intervistati (6 su 10) non vede la necessità di acquistare una vettura nuova nei prossimi due anni poiché considera la propria “in buone condizioni”. Come se non bastasse, la prima scelta degli italiani che vorrebbe cambiare mezzo è l’automobile a benzina (25,8%). Solamente il 13,8% del totale risponde che acquisterebbe una Ev.
EV, QUANTI POSSONO PERMETTERSELE?
Il 35% degli intervistati che vorrebbe comprare una Ev sottolinea però che non potrebbe permettersela. La soglia massima di spesa ammonta in media a 26 mila euro, considerato un prezzo equo per un’auto elettrica. La ragione principale che rende le macchine a benzina e diesel le predilette è proprio il costo, secondo quanto affermano il 59,9% degli intervistati.
Tra le ragioni dello scetticismo degli italiani nei confronti della mobilità elettrica ci sono anche l’infrastruttura di ricarica poco capillare sul territorio (secondo il 46,2%) e la bassa autonomia della ricarica in rapporto al tempo impiegato (43,9%).
EV, COSA FRENA GLI ITALIANI?
L’indagine mostra che gli italiani sarebbero preoccupati piuttosto che attratti dalle Ev. Il 56,4% degli intervistati afferma infatti di essere preoccupato riguardo gli effetti occupazionali della transizione verso le auto elettriche. Il timore maggiore riguarda l’impatto ambientale. L’86 degli italiani interpellati afferma che le batterie delle auto elettriche possono rappresentare un rischio ambientale e devono essere smaltite in sicurezza. Ben il 77% si interroga riguardo lo smaltimento di queste componenti.
Solo il 41,5% degli intervistati considera le Ev più ecologiche rispetto alle auto a motore endotermico. Percentuale che scende al 36,6% prendendo in considerazione anche la produzione e lo smaltimento delle batterie.
“Tutte le affermazioni dei sostenitori dell’elettrico per tutti e subito, non tengono conto della velocità di sviluppo di nuove tecnologie e nuove fonti, come l’idrogeno che già oggi viene utilizzato nella produzione di carburanti sintetici ed in parte immesso nei bio-carburanti. Siamo convinti che non sia possibile, con le tecnologie oggi disponibili, immaginare una risposta univoca di fonti energetiche per ogni tipo di impiego, ma il buon senso ci induce a immaginare diverse e complementari soluzioni in funzione delle diverse necessità di impiego e di servizio”, afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione.
“La politica, d’altra parte ha certamente il diritto ed il dovere di indicare gli obiettivi, in questo caso ‘l’abbattimento delle emissioni nocive per l’ambiente’, ma non si potrà né dovrà mai sostituire alla tecnologia ed all’industria nell’indicare il mezzo e il modo con il quale raggiungerli”, conclude Buongiardino.