Secondo il rapporto ResMOR di Aurora, le risorse energetiche rinnovabili non protette affrontano un rischio crescente di prezzi negativi, con l’Europa centrale che registra i prezzi negativi più bassi e i Paesi nordici in testa per frequenza
Aurora Energy Research ha pubblicato il suo primo European Renewable Energy Market Report (ResMOR), secondo cui entro il 2050 la capacità di energia rinnovabile intermittente in Europa triplicherà. Tuttavia, il fornitore di analisi del mercato energetico globale avverte che questa crescita non riuscirà comunque a soddisfare gli obiettivi climatici e che fattori di rischio – come i prezzi negativi, la saturazione del mercato e la congestione della rete – ostacoleranno il progresso.
LA CAPACITÀ DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN EUROPA
Nell’ultimo decennio, la capacità di energia rinnovabile dell’Europa è aumentata fino a oltre 528 GW, trainata dalla crescente domanda di energia, da politiche di sostegno, da prezzi più elevati delle materie prime, dall’eliminazione graduale delle centrali termoelettriche e dai miglioramenti nella catena di fornitura.
Questa crescita è in linea con l’aggiornamento della direttiva Ue sulle energie rinnovabili, che innalza l’obiettivo di rinnovabili per il 2030 dal 32% al 42,5%. Per raggiungerlo, i Paesi Ue puntano ad aggiungere oltre 600 GW di capacità rinnovabile entro il 2030, rispetto ai livelli del 2024.
I FATTORI CHE OSTACOLANO IL PROGRESSO DELLE RINNOVABILI
Secondo il rapporto ResMOR di Aurora, le risorse energetiche rinnovabili non protette affrontano un rischio crescente di prezzi negativi, con l’Europa centrale che registra i prezzi negativi più bassi e i Paesi nordici in testa per frequenza. Sebbene in passato alcuni Paesi offrissero una protezione contro le ore a prezzo negativo nei programmi di sovvenzione, ora la maggior parte offre poca o nessuna protezione.
Aurora sottolinea inoltre che la saturazione del mercato rappresenta una sfida per le energie rinnovabili, sottolineando la necessità di una maggiore flessibilità e di un maggiore stoccaggio di energia, fattori che non sono ancora stati implementati per attenuare in modo sostanziale la cannibalizzazione dei prezzi. Grecia, Romania e Gran Bretagna sono i Paesi maggiormente a rischio di saturazione del mercato delle energie rinnovabili, che potrebbe compromettere la redditività commerciale.
LA CONGESTIONE DELLA RETE
Aurora prevede che la congestione della rete rappresenterà un altro ostacolo importante all’espansione delle rinnovabili. Nel 2023 l’Europa ha registrato 57,28 TWh di misure correttive per asset rinnovabili e non rinnovabili, con un incremento del 14,45% rispetto al 2022.
Germania, Polonia, Gran Bretagna e Irlanda sono stati i Paesi che hanno ridotto maggiormente l’energia, con delle misure correttive, con la percentuale sulla domanda di energia elettrica che ha superato il 4% in questi mercati e ha raggiunto circa il 9,5% in Irlanda.
La compensazione per la riduzione della rete varia in Europa e dipende da fattori quali la configurazione delle risorse, il tipo di intervento e il supporto governativo disponibile. Mercati come Gran Bretagna, Irlanda, Francia e Polonia compensano le connessioni fisse alla rete per la riduzione dovuta alla congestione, ma le nuove connessioni sono per lo più non fisse, il che aumenta il rischio. In alcuni casi, come in Spagna, non tutte le azioni vengono risarcite.
LE STRATEGIE PER GENERARE VALORE
Nonostante queste sfide, gli sviluppatori hanno notevoli opportunità per mitigare i rischi e generare valore. Le strategie chiave includono la collocazione congiunta di BESS, la diversificazione del portafoglio e l’accesso a ricavi aggiuntivi attraverso mercati di capacità, ausiliari e di bilanciamento.
Secondo Rebecca McManus, responsabile energie rinnovabili della Pan-European Research Practice di Aurora Energy Research, “i prezzi negativi e i vincoli di rete rappresentano dei rischi significativi per le risorse rinnovabili nel mercato odierno, e ciò sarà ulteriormente aggravato da una maggiore implementazione delle rinnovabili. È fondamentale che gli sviluppatori esplorino le opportunità per ridurre il rischio del progetto, come la diversificazione del portafoglio, per mitigare gli impatti”.
CARL (AURORA ENERGY): “SERVONO INCENTIVI”
“Mentre Spagna e Gran Bretagna dispongono di una solida pipeline di energie rinnovabili commerciali – ha spiegato Jannik Carl, ricercatore associato paneuropeo di Aurora Energy Research –, la maggior parte degli sviluppatori europei fa ancora affidamento su flussi di entrate stabili e sulla protezione dai rischi di mercato. I decisori politici devono garantire degli incentivi forti e dei quadri flessibili (come la combinazione di sussidi con PPA e protezione contro le riduzioni) per guidare una crescita sostenuta delle rinnovabili e raggiungere gli obiettivi net zero dell’Europa”.