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PARLAMENTO EUROPEO Ue clima

La Commissione europea posticipa il piano con i nuovi obiettivi sul clima

“Possiamo supporre con sicurezza che non verrà adottato nel primo trimestre”, ha affermato oggi un portavoce della Commissione europea, senza rivelare quando verrà proposto il nuovo obiettivo sul clima

La Commissione europea ha dichiarato di aver ritardato il suo piano di proporre un nuovo obiettivo climatico Ue nel primo trimestre di quest’anno, posticipando il lancio di un impegno previsto per ridurre le emissioni entro il 2040.

Bruxelles il mese scorso aveva dichiarato che avrebbe modificato la legge europea sul clima in questo trimestre, una mossa pianificata da tempo che avrebbe fissato un obiettivo per il 2040 per mantenere i Paesi sulla buona strada tra il loro obiettivo sulle emissioni al 2030 e l’obiettivo Ue delle zero emissioni nette entro il 2050.

L’OPPOSIZIONE AL NUOVO PIANO UE SUL CLIMA

Tuttavia, la proposta ha incontrato un’opposizione politica, con alcuni Paesi membri ed europarlamentari che sono riluttanti a sostenere il taglio delle emissioni del 90%, che la Commissione in precedenza aveva detto dovrebbe essere fissato come obiettivo per il 2040.

Gli obiettivi climatici Ue stabiliscono per legge di quanto i Paesi devono ridurre le loro emissioni nette rispetto ai livelli del 1990. “Possiamo supporre con sicurezza che non verrà adottato nel primo trimestre”, ha affermato oggi un portavoce della Commissione europea durante una conferenza stampa, senza rivelare quando verrà proposto l’obiettivo.

IL PIANO CLIMATICO PER L’ONU E GLI IMPEGNI DI BRUXELLES

L’Unione europea, come la maggior parte dei Paesi del mondo, ha anche mancato la scadenza di febbraio per presentare un piano climatico per il 2035 all’ONU, che la Commissione ha affermato dovrebbe essere derivato dall’obiettivo UE per il 2040. L’Ue ha giurato di non fare marcia indietro sui suoi impegni sui cambiamenti climatici, nonostante il presidente Donald Trump abbia cancellato gli obiettivi verdi degli Stati Uniti e abbia ritirato il Paese dall’accordo di Parigi sul clima.

L’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente del pianeta, e negli ultimi anni ha subito ondate di calore, inondazioni e siccità disastrose che secondo gli scienziati sono direttamente collegate al riscaldamento globale causato dall’uomo.

LA POSIZIONE DELLE AZIENDE EUROPEE

L’agenda verde dell’Europa sta però subendo una crescente pressione da parte delle industrie e di alcuni governi, che affermano che le norme ambientali stanno danneggiando le aziende già alle prese con prezzi elevati dell’energia e una domanda debole. L’UE ha accettato questo mese di allentare le norme di riduzione della CO2 per le case automobilistiche, dopo le richieste dell’industria.

I NEGOZIATI SULL’OBIETTIVO UE SUL CLIMA AL 2040

Alcuni funzionari Ue notano anche una riluttanza ad avviare negoziati politici sull’obiettivo climatico del 2040 prima delle elezioni presidenziali polacche di maggio. La Polonia detiene attualmente la presidenza di turno dell’Unione europea e presiederà i negoziati tra i Paesi fino a luglio. Varsavia inizialmente aveva resistito all’obiettivo climatico Ue per il 2050, citando preoccupazioni sul costo della transizione energetica per il suo Paese, che dipende dal carbone. “Non vedo una maggioranza che sostenga il 90%”, ha affermato un diplomatico europeo, riferendosi alle posizioni dei Paesi Ue sull’obiettivo al 2040.

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