La crescita del nucleare è a rischio. Tutti i dettagli sullo studio condotto da ricercatori della George Washington University
Guerre e tensioni geopolitiche mettono a rischio la crescita del nucleare. L’obiettivo di installare 800 GW aggiuntivi nei prossimi anni potrebbe andare in fumo. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori della George Washington University. Tutti i dettagli.
NUCLEARE, LA SICUREZZA PREOCCUPA
Nei prossimi anni servirebbero 30 nuovi grandi reattori con una capacità complessiva di 800 gigawatt per raggiungere gli obiettivi , secondo il rapporto. Impianti che costerebbero circa 5 trilioni di dollari. Ma tutto questo potrebbe andare in fumo a causa dei problemi di sicurezza nei mercati chiave.
“È difficile vedere come una triplicazione di questa fonte di energia potrebbe verificarsi senza aggravare il rischio di proliferazione, terrorismo nucleare, sabotaggio, coercizione e armamento. Gli approcci per ridurre le emissioni di carbonio devono considerare le implicazioni per la sicurezza nazionale”, ha detto Sharon Squassoni, responsabile dello studio, secondo quanto riporta Bloomberg.
I RISCHI DEL NUCLEARE
L’Occidente e i Paesi emergenti stanno rallentando sul nucleare per le crescenti preoccupazioni per la sicurezza. Infatti, più dei tre quarti dei 54 paesi che hanno registrato interesse nella costruzione di mini reattori stanno vivendo anche una grave instabilità politica, secondo il rapporto. Instabilità che aumenta il rischio che Stati in guerra possano colpire i siti, come successo con la centrale nucleare di Zaporizhzhia, colpita dai russi per danneggiare l’Ucraina. Tra le altre preoccupazioni c’è invece il fatto che gli RMS non saranno in grado di risolvere il rischio di incidenti, vulnerabilità della catena di approvvigionamento o proliferazione di armi.
“Il problema qui non è l’installazione nucleare. La questione è il processo decisionale di uomini e donne che decidono che stanno per colpire un impianto nucleare”, ha detto Rafael Mariano Grossi, capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.
“L’introduzione su larga scala di RMS potrebbe aumentare i rischi in una varietà di modi”, ha detto Squassoni.
CHI È PIÙ AVANTI?
Al contrario, la Cina e la Russia hanno accelerato nella corsa al nucleare e stanno costruendo piccoli reattori modulari, che generano un terzo dell’energia rispetto agli impianti tradizionali. Attualmente sono in fase di sviluppo circa 80 progetti, che possono essere installati in luoghi anche poco accessibili.