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La fine del mercato tutelato è colpa della sinistra? Cosa pensa di fare adesso il governo

La fine del mercato tutelato è colpa della sinistra? Cosa pensa di fare adesso il governo

Che cosa hanno detto i ministri Pichetto Fratin e Salvini sul dibattito emerso in Italia dopo la decisione di porre fine al mercato tutelato per le spese energetiche in bolletta

Sono i giorni del dibattito italiano sulla fine del mercato tutelato. E, come spesso accade nel nostro Paese, tutto si trasforma in un rimpallo di accuse e colpe che riempie la scena partitica. Che cosa sta succedendo, però, dal punto di vista tecnico-politico?

PICHETTO TENDE LA MANO ALL’UE

“Sul passaggio al mercato tutelato e libero dell’energia elettrica, il governo sta procedendo con responsabilità d’intesa con la Commissione europea e in linea con gli impegni sottoscritti nell’ambito del Pnrr”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Allo stesso tempo – ha aggiunto – con la stessa responsabilità stiamo studiando ogni misura possibile perché questo percorso sia guidato con la primaria attenzione verso i consumatori, soprattutto i più vulnerabili. Dobbiamo arrivare all’obiettivo in modo trasparente e lineare e per questo dobbiamo puntare ad una campagna di informazione che veda coinvolti il mondo bancario e quello degli operatori energetici, per garantire chiarezza nei confronti dei clienti finali”.

“L’eliminazione della ‘tutela’ sui prezzi regolamentati dell’energia elettrica, che mira ad aumentare la concorrenza nel mercato elettrico, rappresenta una pietra miliare che rientra nel piu’ ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza incluso nel piano di ripresa italiano. L’obiettivo rientrava nella terza richiesta di pagamento dell’Italia, che la Commissione ha gia’ approvato ed erogato”. Ad affermarlo, un portavoce della Commissione europea. “Vediamo che i prezzi dell’elettricita’ sul mercato libero sono notevolmente inferiori rispetto al mercato regolamentato, a vantaggio dei consumatori e delle imprese”, evidenzia. “Come con tutti gli Stati membri, abbiamo discussioni costanti e costruttive con le autorità italiane sull’attuazione del loro piano di ripresa”, ha aggiunto il portavoce.

 L’ITALIA LAVORA ALLA PROROGA DEL MERCATO TUTELATO?

Come riportato stamani dal Corriere, se non sarà “una proroga di qualche mese del mercato tutelato dell’energia” vera e propria, alcune parti del governo (la Lega) stanno lavorando a qualche rimedio dopo lo stop della proroga. “Misure alternative per mettere al riparo famiglie e piccole imprese dal caro prezzi”. Obiettivo del Carroccio è andare oltre il dieci gennaio del prossimo anno con lo stop. “Per il ministro delle Politiche Ue, Raffaele Fitto, – aggiungeva il quotidiano di via Solferino – non sarà una partita facile da risolvere. Nessun Paese europeo ha ancora revocato una riforma prevista nel Pnrr nazionale, e la scelta rischia di costare cara perché, da regolamento, può comportare prima la sospensione e poi la revoca dei finanziamenti legati a quella misura. Nel caso di specie una cifra importante, perché si tratta di una riforma derivante dall’applicazione della Legge sulla concorrenza del 2021”.

A COSA PENSA INVECE SALVINI (E LA LEGA)

Il fronte più attivo per mettere in qualche modo mano “contro” questo stop è la Lega. Il cui leader, nonché vicepremier e ministro delle Infrastru e dei Trasporti Matteo Salvini, ha detto che “è un momento di difficoltà economica per tante famiglie, e quello del libero mercato, anche per l’energia elettrica, è una scelta, ahimè, fatta da governi di sinistra precedenti a cui stiamo cercando di porre rimedio”.

LE CRITICHE DI ASSOUTENTI ALLO STOP AL MERCATO TUTELATO

“Sulla fine del mercato tutelato dell’ energia, se c’è vera attenzione e si vuol fare una vera campagna di informazione per i cittadini nel passaggio al mercato libero, bisogna coinvolgere le associazioni dei consumatori, le uniche che in questi anni hanno agito per una efficace tutela individuale degli utenti”. Così, Assoutenti, commentando le dichiarazioni odierne del Ministro dell’ ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. “Per questo chiediamo al ministro di istituire subito una task force creando un gruppo di lavoro utilizzando le reti territoriali e capillari delle associazioni dei consumatori per informare correttamente gli utenti e fornire la dovuta assistenza in questo delicato passaggio” – conclude il presidente, Furio Truzzi.

L’OK DI FORZA ITALIA ALLO STOP AL MERCATO TUTELATO

A differenza della Lega, invece, Forza Italia ha dato il suo ok allo stop. Il partito fondato da Silvio Berlusconi sarebbe quindi favorevole a un ulteriore passo verso il mercato libero anche per il settore elettrico, è quanto emerso dal vertice odierno con il segretario e ministro degli Esteri Antonio Tajani.  Forza Italia, dunque, sposa la linea della concorrenza a tutela dei consumatori.

L’OPINIONE DI TABARELLI (NOMISMA ENERGIA)

Parlando al Quotidiano Nazionale, invece, Davide Tabarelli (Presidente di Nomisma Energia) ha detto che “il mercato libero è realmente partito solo nel 2007. Vi operano decine di operatori eppure, a oggi, un italiano su 4 non conosce ancora la differenza fra mercato libero e mercato tutelato. E in tanti sono convinti che il mercato libero sia meno conveniente rispetto a quello tutelato”.

E ancora: “Secondo diversi studi condotti nel 2022 – ha aggiunto Tabarelli – in concomitanza con la fiammata dei prezzi dell’energia innescata dalla guerra russo-ucraina, gli utenti del mercato libero hanno pagato il 33% in meno rispetto a quelli del mercato tutelato”. Su come uscire dall’impasse: “Come hanno già fatto venti milioni di italiani: vincendo la proverbiale pigrizia che contraddistingue l’utente medio e valutando fornitore e tipo di contratto fra le tantissime proposte disponibili”. Infine: “Attualmente siamo in un buon momento: le quotazioni del gas sono notevolmente più basse rispetto allo stesso periodo di un anno fa e non prevediamo aumenti degni di nota per il prossimo trimestre”.

 

– Leggi anche: Il mercato libero conviene per le bollette di luce e gas? Ecco cosa dice Arera

 

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