Le banche USA sono infatti sotto pressione da parte di alcuni politici repubblicani, secondo cui limitare i finanziamenti alle società di combustibili fossili potrebbe violare le norme antitrust
Nel fine settimana BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, ha inviato una comunicazione agli investitori istituzionali per annunciare l’abbandono della Net Zero Asset Managers, un gruppo di società con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050 o prima. Secondo BlackRock, dal momento che due terzi dei suoi clienti globali si sono impegnati ad azzerare le emissioni nette di CO2, l’adesione all’alleanza – che è stata lanciata nel 2021 – non è più cruciale.
BlackRock ha affermato che “la nostra appartenenza a queste organizzazioni ha causato confusione circa le nostre pratiche e ci ha sottoposti a indagini legali da parte di vari funzionari pubblici,” ha spiegato il vicepresidente, Philipp Hildebrand, in una lettera ai clienti istituzionali riportata dal Financial Times.
L’USCITA DI MORGAN STANLEY DALL’ALLEANZA SUL CLIMA
Pochi giorni prima, lo scorso 2 gennaio, Morgan Stanley ha dichiarato che uscirà dalla Net Zero Banking Alliance (NZBA), l’iniziativa promossa dall’ONU per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale per raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050.
La banca d’affari mondiale non ha chiarito i motivi della sua decisione, ma ha dichiarato che “il nostro obiettivo è contribuire alla decarbonizzazione dell’economia reale fornendo ai nostri clienti la consulenza e i capitali necessari per trasformare i modelli di business e ridurre l’intensità di carbonio”.
LE BANCHE USA ABBANDONANO L’ALLEANZA SUL CLIMA
Morgan Stanley è solo l’ultimo grande istituto di credito americano a decidere di abbandonare l’alleanza sul clima. Le banche USA sono infatti sotto pressione da parte di alcuni politici repubblicani, secondo cui limitare i finanziamenti alle società di combustibili fossili potrebbe violare le norme antitrust. Nelle ultime settimane, prima di Morgan Stanley, avevano già abbandonato la Net Zero Banking Alliance Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e Goldman Sachs.
LE CAUSE DEL RITIRO
Sul ritiro delle banche americane dall’alleanza sul clima molto probabilmente ha influito la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane dello scorso novembre. Già da tempo, infatti, alcuni Stati guidati dai repubblicani (come Texas, Florida e West Virginia) stanno combattendo il cosiddetto “capitalismo woke” dell’estrema sinistra che darebbe priorità agli obiettivi climatici, piuttosto che agli aspetti economici.
Ad esempio, BlackRock – la più grande società di gestione degli investimenti al mondo – è stata accusata di avere una “politica ostile” sugli asset legati ai combustibili fossili. A fine novembre il Texas e altri dieci Stati americani governati dai repubblicani hanno fatto causa a BlackRock, Vanguard e State Street per aver portato avanti “un’agenda ambientale distruttiva e politicizzata” contro l’industria del carbone.