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La modifica del Regolamento Ue sulle auto inquinanti è a un passo. Il multe day slitterà?

La modifica del Regolamento Ue sulle auto inquinanti è a un passo. Il multe day slitterà? Cosa prevede la riforma e quante possibilità ha di passare

Il multe day slitterà? Oggi potrebbe arrivare la risposta che tutti i produttori di auto europei attendono con ansia. Infatti, il Parlamento ha accelerato i tempi per il voto della proposta della Commissione Ue che prevede più flessibilità sui target delle emissioni delle vetture. Una boccata d’aria per i costruttori europei, al centro di una tempesta perfetta di dazi, calo delle vendite di Ev, incertezza geopolitica e concorrenza asiatica. Il multe day slitterà?

OK AL VOTO D’EMERGENZA SULLE MULTE

Il rinvio delle multe per i produttori di auto inquinanti sembra a un passo. Ieri il Parlamento Ue ha dato il via libera alla procedura d’urgenza per votare la proposta di riforma del Parlamento sulle emissioni, presentata dalla Commissione. L’occasione è seduta plenaria a Strasburgo, iniziata oggi alle 9 e si protrarrà fino alle 16. Se la riforma del Regolamento verrà approvata, i produttori avranno tre anni di tempo per adeguarsi ai nuovi standard.

“I deputati europei hanno sostanzialmente accettato l’idea che si tratta di un intervento che reclama una rapidità emergenziale come aveva suggerito l’esecutivo comunitario”, scrive La Repubblica.

MELONI: GERMANIA E ITALIA INSIEME PER RILANCIO DELLA COMPETITIVITA’ AUTO

L’Italia e la Germania insieme possono contribuire in maniera determinante ad aumentare la competitività dell’automotive europeo, secondo Giorgia Meloni.

«Credo che Germania e Italia, le due più importanti economie manifatturiere d’Europa, possano fare la differenza per il rilancio della competitività, in particolare del settore automobilistico”, ha detto la presidente del Consiglio.

MULTE, ARTUSI (FEDERAUTO): “REVISIONE DEL REGOLAMENTO SUPERA LA SCELTE DI UN’UE SOGGIOGATA DA LOBBY ELETTRICA

Le parole di Johnn Elkann e Luca de Meo sulla necessità di improntare le politiche dell’Ue sulla neutralità tecnologica mettono a nudo “le utopiche scelte di una Commissione soggiogata dalle lobby dell’elettrico”, secondo Massimo Artusi, presidente di Federauto.

«Il fatto che due tra i massimi esponenti di case costruttrici chiedano all’Europa una fulminea revisione di rotta in nome della “neutralità tecnologica” e del “rispetto della domanda” rompe un fronte che finora si era di fatto allineato alle utopiche scelte di una Commissione soggiogata dalle lobby dell’elettrico”, ha detto a proposito dell’intervista a Le Figaro di John Elkann e Luca de Meo.

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