Il ministro Pichetto a tutto campo: “Sulla Gas Release ci sono alcune manifestazioni di disponibilità, certamente non abbiamo quantitativi enormi, siamo attorno al mezzo miliardo di metri cubi. Il prezzo lo vedremo con calma”.
È pronto ad approdare in Consiglio dei Ministri, “questione di giorni”, il nuovo Decreto Energia che conterrà la misura per azzerare il differenziale di prezzo del gas tra l’hub italiano (PSV) e quello europeo (TTF). Intanto, sul fronte nomine, il governo conta di presentare la sua proposta per il rinnovo del vertice di Arera entro la scadenza dell’8 ottobre, per evitare il rischio di una nuova proroga. Ad annunciare le imminenti scadenze e a fare il punto sulla strategia energetica nazionale è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine del suo intervento all’evento internazionale Gastech. Il Ministro ha toccato tutti i temi caldi del momento, dall’accordo sul GNL con gli USA alla sicurezza delle forniture, fino al futuro del nucleare e alle grandi infrastrutture.
LA FORMULA PER ABBATTERE LO SPREAD PSV-TTF
“C’è nella proposta di decreto, la formula scelta è quella di azzerare i due euro di differenza”, ha spiegato Pichetto Fratin, illustrando il meccanismo tecnico. “Come? In negativo: sui 6 miliardi di metri cubi in entrata dal passo Gries si rimborsano i due euro, automaticamente questo si ribalta su tutti i 58 miliardi di metri cubi di gas nazionale e nel raddoppiamento sull’energia elettrica”. Il decreto, ha aggiunto, è quasi pronto, ma “sto solo valutando di aggiungere ancora un altro articolo”.
ARERA, LA SFIDA DELLE NOMINE: “SPERO NON CI SIA PROROGA”
Sulle nomine del nuovo collegio dell’Autorità per l’energia, il Ministro si è detto fiducioso. “Manca un mese” alla scadenza della prorogatio, ha affermato, “io spero non ci sia il rischio come sette anni fa di proroga. Spero di riuscire a fare la proposta di nomina nei tempi, l’importante è che arrivi entro l’8. Ci arriveremo”.
ACCORDO CON GLI USA E SICUREZZA ENERGETICA: “LIBERI DALLA RUSSIA GRAZIE AL GNL”
Commentando l’accordo siglato con gli Stati Uniti, Pichetto ha chiarito che si tratta di un “impegno politico”, non di un contratto di fornitura diretta. “Saranno le compagnie ad acquistare”, ha precisato. “Edison ha già acquistato gas, Eni mi pare stia chiudendo un accordo di 20 anni”. La scelta del GNL americano, ha aggiunto, è strategica: “Noi ci siamo liberati dalla dipendenza dal gas russo”.
Il Ministro ha poi delineato il quadro della sicurezza energetica italiana: “Con 10 miliardi di metri cubi dal TAP e 25 miliardi dall’Algeria, tramite gasdotti superiamo abbondantemente il 50% della domanda nazionale. A questo aggiungiamo che con la rigassificazione arriviamo appena sotto i 30 miliardi di metri cubi”. La metà dell’energia basata sui rigassificatori, “è una fonte di sicurezza perché il GNL può essere preso da qualunque parte, mentre il rischio di incidente di una pipeline ci può sempre essere”.
I DOSSIER APERTI: DAL “GAS RELEASE” A GIOIA TAURO, PASSANDO PER EGITTO E MONTENEGRO
Il Ministro ha toccato anche numerosi altri dossier strategici a cominciare dalla Gas Release: “Ci sono alcune manifestazioni di disponibilità, certamente non abbiamo quantitativi enormi, siamo attorno al mezzo miliardo di metri cubi. Il prezzo lo vedremo con calma”.
Sul rigassificatore di Gioia Tauro ha spiegato che dopo aver dato l’ok insieme a Porto Empedocle, si apre una nuova ipotesi. A seguito delle resistenze politiche su Taranto, dove il gas è fondamentale per la transizione dell’ex Ilva, “è nata l’ipotesi di aggiungere Gioia Tauro a Taranto e fare una combinazione. La segue il Mimit, vedremo”.
Mentre sulle interconnessioni con il Montenegro si va “avanti sulla seconda linea”, mentre con l’Egitto, oltre alla forte presenza di Eni, si è parlato dei giacimenti nell’area di Cipro.
Per quanto riguarda nucleare e IA: Con il segretario americano Burgum “abbiamo parlato di gas, nucleare, IA, data center. Sul nucleare abbiamo un rapporto con Westinghouse ed è nato il reciproco impegno a esplorare” delle collaborazioni.
Infine, sulla gara per i sistemi di accumulo a batteria, il Ministro ha preferito non sbilanciarsi: “Non ho elementi di informazioni in questo momento, ma spero vada bene”. Sulla manovra economica e la possibilità di abbassare i costi dell’energia, ha concluso: “È una domanda da fare a Giorgetti”.