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La Puglia attende con ansia verdetto Ue per le trivelle in mare

Cresce l’attesa per il verdetto Ue sulle trivelle al largo delle coste pugliesi. Il presidente della Regione Emiliano avverte: precedente pericoloso. Legambiente e Verdi promettono battaglia

Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ancora alle prese con un importantissimo problema: quello delle trivelle in mare.

E’ atteso a settembre il verdetto della Corte di Giustizia europea sul ricorso presentato dalla Regione contro permessi di ricerca di petrolio al largo delle coste pugliesi nel Mar Adriatico.

In particolare, i giudici europei dovranno stabilire se una sola società petrolifera ha diritto di presentare più permessi per cercare idrocarburi, anche se contigui, uno accanto all’altro.

RICORSO DELLA REGIONE CONTRO QUATTRO RICHESTE DI GLOBAL PETROLEUM

La questione parte da quattro richieste di ricerca di idrocarburi presentate dall’australiana Global Petroleum nel tratto di mare che va da Bari a Brindisi, per un totale di 3.000 chilometri quadrati.

A fine giugno l’avvocato generale della Corte Ue, Gerard Hogan, aveva espresso un parere non vincolante sulla questione, dicendo che il diritto Ue non impedisce ad uno stato membro di rilasciare più permessi contigui ad uno stesso operatore, scatenando le ire di Legambiente e dei Verdi.

Dall’esito di questa vicenda, infatti, potrebbe dipendere il futuro della Regione, in quanto le acque al largo delle coste pugliesi potrebbero ben presto riempirsi di piattaforme offshore con risultati devastanti per l’ecosistema marino.

Sotto accusa soprattutto l’airgun, ossia gli “spari” di acqua compressa che producono onde riflesse  con effetti devastanti su pesci, rettili e cetacei. Questa tecnica si utilizza per scandagliare i terreni al di sotto di mari e oceani alla ricerca di petrolio e gas.

In totale, rivela Repubblica, ci sono ben 53 richieste di permessi e prospezioni per la ricerca di petrolio e gas al largo delle coste pugliesi: da Polignano a Mare a Brindisi ma anche nel mar Ionio davanti a Taranto.

PRESIDENTE REGIONE PUGLIA EMILIANO: PRECEDENTE PERICOLOSO

“Avallare nuove prospezioni e ricerche di idrocarburi significherebbe compiere una scelta politicamente miope e amministrativamente incoerente. Dire di sì a questo sfruttamento intensivo del mare, peraltro da parte di un unico soggetto, costituirebbe un precedente pericoloso”, ha dichiarato il governatore Emiliano.

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