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Iran

La risposta dell’Iran a Trump sulle sanzioni al petrolio

Senza i barili dell’Iran, il prezzo del petrolio tornerà a salire

L’Iran chiede a Trump di fare un passo indietro sulle sanzioni. E non solo: come racconta Bloomberg, un alto funzionario del petrolio iraniano ha esortato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a non utilizzare la Riserva strategica del petrolio della nazione per spingere i prezzi al ribasso (tanto invocato dall’inquilino della Casa Bianca nelle ultime settimane) e, contemporaneamente, di cambiare idea sulle sanzioni sulle esportazioni di greggio dell’Iran.

COSA VORREBBE FARE TRUMP

Secondo indiscrezioni,l’amministrazione Trump sta prendendo in considerazione la possibilità di attingere alle riserve petrolifere d’emergenza della nazione man mano che la pressione politica aumenta prima delle elezioni del Congresso di novembre. Il ricorso alle riserve di emergenza servirà a Trump a coprire la mancanza di petrolio iraniano. Il Presidente americano starebbe infatti cercando di soffocare le esportazioni di petrolio iraniane dopo aver lasciato l’accordo sul nucleare con il Paese, siglato dai paesi del cosiddetto 5+1, dai membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU con potere di veto (Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Russia e Cina, più la Germania).

“L’accordo del 2015 firmato dalla precedente amministrazione permette all’Iran di continuare ad arricchire l’uranio e alla fine arrivare ad avere una bomba nucleare”, ha spiegato il presidente Usa. “Abbiamo le prove che la promessa dell’Iran di non costruire una bomba atomica è una bugia. L’Iran ha continuato il suo programma nucleare. Oggi annuncio che gli Stati Uniti escono dall’accordo con l’Iran e rimetteremo le più forti sanzioni possibili verso il regime iraniano”, aveva affermato Donald Trump nel discorso in cui annunciava l’abbandono dell’accordo. “Il regime iraniano è il leader degli stati che sostengono il terrorismo”, ha aggiunto il presidente. L’Iran “sostiene Hezbollah, Hamas, Al Qaeda e i talebani”.

L’APPELLO DELL’IRAN

“Il mio consiglio a lei, signor Presidente, è di evitare di sfruttare la Riserva strategica del petrolio e di rinunciare a sanzionare il petrolio iraniano”, ha detto via email Hossein Kazempour Ardebili, rappresentante all’OPEC per l’Iran.”Signor Presidente, come ho previsto in precedenza, sembra che lei stia ricorrendo alle riserve di emergenza a causa del fatto che non vi è alcuna capacità inutilizzata per coprire le esportazioni iraniane, ma ci saranno molte ripercussioni “, ha affermato Kazempour.

UNA GRANDE ASSENZA

Trump sta premendo l’Arabia Saudita e alcuni altri membri OPEC ad aumentare la produzione per colmare eventuali lacune nell’offerta che si presenteranno quando le sanzioni statunitensi riduranno le esportazioni di greggio iraniano. Teheran spedisce circa 2,5 milioni di barili al giorno

“L’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e la Russia hanno finto di essere in grado di poter soddisfare un ulteriore domanda di 2,5 milioni di barili al giorno di esportazioni iraniane”, ha detto Kazempour. “È stato un errore di calcolo, signor Presidente: lei è caduto nella loro trappola e i prezzi saliranno”.
“Se l’Iran dovesse fermare le esportazioni per un solo mese per mostrare cosa potrebbe accadere all’economia mondiale, lei ci avrebbe ripensato”, ha detto Kazempour, “ma siamo una nazione civilizzata e un governo responsabile”.

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