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Automotive

La transizione dell’automotive è sempre più lontana

La transizione dell’automotive è un obiettivo sempre più lontano. L’Italia è il fanalino di coda tra i cinque maggiori mercati Ue. La Sintesi Statistica 2022 di UNRAE

Calano le vendite di auto a benzina e diesel, aumentano le ibride ma l’Italia è sempre più in ritardo nella transizione dell’automotive. Come se non bastasse, scende anche l’usato, settore che può giocare un ruolo importante nella decarbonizzazione dei trasporti. Nel 2022 le immatricolazioni hanno toccato il secondo livello più basso degli dieci anni: 1,317 milioni. È quanto emerge dalla Sintesi Statistica 2022 di Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE).

LA TRANSIZIONE SI ALLONTANA

La transizione dell’automotive è sempre più lontana. Nel 2022 la quota di auto ibride vendute è salita fino al 34% del totale. Tuttavia, il settore delle vetture elettriche (a batteria e ibride plug-in) ha visto un calo di 20.000 unità rispetto all’anno precedente (138.000), nonostante l’importante aumento dell’autonomia di Ev (+12%) e ibride plug-in (+26%) degli ultimi 4 anni.

La percentuale di BEV e PHEV sul totale delle vetture è scesa all’8,8%, catapultandoci all’ultimo posto tra i cinque maggiori mercati europei. Le immatricolazioni di automobili a benzina sono scese dal 30% del 2021 al 27,8%. Un trend che interessa anche le diesel, diminuite dal 22,1% al 19,6%.

“A rallentare la transizione energetica e il processo di decarbonizzazione sono stati i ritardi sul fronte delle infrastrutture di ricarica, la cronica penalizzazione fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, le ‘storture’ introdotte nello schema 2022-24 per gli incentivi all’acquisto di vetture a basse emissioni”, sottolinea il Direttore Generale dell’UNRAE Andrea Cardinali.

CALANO LE AUTO FOSSILI MA LA CO2 SCENDE POCO

I dati di UNRAE suggeriscono l’emergere di due fenomeni: invecchiamento del parco auto circolante e lenta riduzione delle emissioni CO2, che nel 2022 sono scese di appena un grammo (118,7 g/km) rispetto all’anno precedente (119,7 g/km).

A fine 2022 il parco circolante era composto da 39 milioni di vetture con un’età media di 12,5 anni. Il 25% di queste automobili hanno un’alimentazione precedente a Euro 4. I mezzi commerciali leggeri, invece, secondo UNRAE, sono 4,2 milioni, con un’età media maggiore: 14 anni. La percentuale di camioncini con alimentazione precedente a Euro 4 è pari al 41%. Peggio ancora i veicoli industriali, in tutto 725.000, che hanno un’età media di 14,3 anni e la metà sono precedenti a Euro 4. I più “puliti” sono i 62.400 autobus, vecchi appena 12 anni, anche se il 37,5% è precedente a Euro 4.

QUALI AUTO PREDILIGONO GLI ITALIANI?

Gli italiani prediligono sempre di più crossover e fuoristrada, che hanno raggiunto la prima posizione delle carrozzerie (53,7%). Subito dopo spiccano le berline, che hanno visto un calo rispetto al 2021, attestandosi su quota 39,6% di tutte le vetture vendute.

TRANSIZIONE, RALLENTA L’USATO

Nel 2022 l’usato ha visto una battuta d’arresto, scendendo del 7,5% rispetto all’anno precedente. Le Gli italiani hanno comprato solamente 4,6 milioni di vetture di seconda mano.
Gli acquirenti privati mantengono il primato nonostante il calo dal 63,2% del 2021 al 58,9% dell’anno scorso. Al secondo posto troviamo il noleggio a lungo termine (305.000 vetture vendute), la cui quota è salita del 5,6%.

Scendono le immatricolazioni dei veicoli da lavoro (-13%) rispetto al 2021 (161.000). Un settore in cui la fanno da padrone i furgoni (70% del totale). Veicoli che sono principalmente alimentati a diesel (76,5%), ma è aumentato il numero di ibridi (10,9% del totale) e elettrici puri (al 2,7%). Il mercato dei veicoli industriali è cresciuto dell’1,4% rispetto al 2021 con 25.600 unità immatricolate, così come i rimorchi e semirimorchi (+12%, 16.800 unità). Nel 2022 sono aumentate anche le immatricolazioni di autobus (2.400,+5,6%), con particolare riferimento agli interurbani (57,5% del totale).

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