I 47 progetti strategici sulle materie prime hanno un investimento di capitale complessivo previsto di 22,5 miliardi di euro. Questi progetti potranno beneficiare del supporto coordinato della Commissione, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie per diventare operativi
La Commissione europea ha adottato, per la prima volta, un elenco di 47 progetti strategici per potenziare le capacità nazionali di materie prime strategiche, che a loro volta rafforzeranno la filiera europea delle materie prime e diversificheranno le fonti di approvvigionamento.
I nuovi progetti strategici segnano un’importante pietra miliare nell’attuazione del Critical Raw Material Act (CRMA) , che mira a garantire che l’estrazione, la lavorazione e il riciclaggio europei di materie prime strategiche soddisfino rispettivamente il 10%, il 40% e il 25% della domanda dell’UE entro il 2030. Aiutando l’Europa a raggiungere questi obiettivi, nelle intenzioni di Bruxelles, i nuovi progetti strategici contribuiscono in modo significativo alle transizioni verdi e digitali dell’Europa, supportando al contempo l’industria della difesa e l’industria aerospaziale europea.
COS’È IL CRITICAL RAW MATERIALS ACT
Il Critical Raw Materials Act (CRMA) è entrato in vigore il 23 maggio 2024. Lo stesso giorno, la Commissione ha pubblicato un invito a presentare proposte per il riconoscimento di progetti come progetti strategici con data limite il 22 agosto 2024. Le domande considerate complete sono state valutate dalla Commissione con il supporto di esperti esterni per verificare se i progetti soddisfano i criteri pertinenti ai sensi del CRMA. Sulla base di questa valutazione, la Commissione ha identificato un elenco di progetti per l’estrazione, la lavorazione, il riciclaggio o la sostituzione di materie prime strategiche.
La Commissione ha consultato il Critical Raw Materials Board, composto dagli Stati membri e dal Parlamento europeo in qualità di osservatore, per discutere e adottare un parere sull’elenco dei progetti strategici il 20 febbraio 2025 e il 12 marzo 2025. La Commissione ha ricevuto anche domande per progetti ubicati in paesi terzi. La decisione sulla potenziale selezione di tali progetti sarà adottata in una fase successiva. La Commissione annuncerà presto un nuovo invito a presentare domande per progetti strategici, attualmente previsto per la fine dell’estate.
I 47 PROGETTI SELEZIONATI SULLE MATERIE PRIME DISTRIBUITI IN 13 STATI MEMBRI
I 47 nuovi progetti strategici sono distribuiti in 13 Stati membri dell’UE: Belgio, Francia, Italia, Germania, Spagna, Estonia, Repubblica Ceca, Grecia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Polonia e Romania.
Coprono uno o più segmenti della filiera delle materie prime, con 25 progetti che comprendono attività di estrazione, 24 di lavorazione, 10 di riciclaggio e 2 di sostituzione delle materie prime. I progetti strategici coprono 14 delle 17 materie prime strategiche elencate nel Critical Raw Materials Act. Ciò include diversi progetti che riguardano litio (22 progetti), nichel (12 progetti), cobalto (10 progetti), manganese (7 progetti) e grafite (11 progetti) che andranno a beneficio in particolar modo della filiera delle materie prime per batterie dell’Ue.
PROGETTI GARANTIRANNO CHE L’UE POSSA SODDISFARE PIENAMENTE I SUOI PARAMETRI DI RIFERIMENTO PER L’ESTRAZIONE, LA LAVORAZIONE E IL RICICLAGGIO DEL 2030 PER LITIO E COBALTO
Questi progetti, ha sottolineato Bruxelles, garantiranno che l’Ue possa soddisfare pienamente i suoi parametri di riferimento per l’estrazione, la lavorazione e il riciclaggio del 2030 per litio e cobalto, realizzando al contempo progressi sostanziali per grafite, nichel e manganese. Inoltre, altri progetti strategici che coinvolgono il magnesio (1 progetto) e il tungsteno (3 progetti) contribuiranno alla resilienza dell’industria della difesa dell’Ue, che fa affidamento sull’uso di questi materiali.
Inoltre contribuiranno alla fornitura sicura di materie prime strategiche dell’Ue, aderendo a criteri ambientali, sociali e di governance, oltre a essere tecnicamente fattibili.
I VANTAGGI PER I PROGETTI SELEZIONATI (DEL VALORE DI 22,5 MLD DI EURO)
Per diventare operativi, i 47 progetti strategici hanno un investimento di capitale complessivo previsto di 22,5 miliardi di euro. Questi progetti potranno beneficiare del supporto coordinato della Commissione, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie per diventare operativi, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai finanziamenti e il supporto per entrare in contatto con gli acquirenti interessati. Beneficeranno inoltre di disposizioni semplificate in materia di autorizzazioni, per garantire la prevedibilità per i promotori dei progetti, salvaguardando al contempo gli standard ambientali, sociali e di governance. In linea con il CRMA, il processo di concessione delle autorizzazioni non supererà i 27 mesi per i progetti di estrazione e i 15 mesi per gli altri progetti. Attualmente, i processi di autorizzazione possono durare dai cinque ai 10 anni.
QUATTRO PROGETTI ITALIANI NELLA LISTA EUROPEA DEI PROGETTI STRATEGICI.
Anche l’Italia ha ottenuto un importante risultato: su dieci progetti di riciclo riconosciuti strategici a livello europeo, quattro sono in Italia: in Veneto, Toscana, Lazio e Sardegna.
La prima selezione dei progetti strategici per le materie prime critiche e strategiche si conclude quindi con successo per l’Italia, che riconosce il valore strategico delle materie prime critiche e strategiche per il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica e digitale, ma anche per altri settori strategici quali difesa, salute e aerospazio.
PICHETTO: CONFERMATO ORIENTAMENTO DEL NOSTRO PAESE VERSO LA CIRCOLARITÀ
Secondo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, “il risultato ottenuto – per la prima volta dall’approvazione del Critical Raw Materials Act e dall’approvazione della nuova legge italiana – dà l’avvio ad una nuova visione del settore delle materie prime in Italia, incentrata sulla competitività ma anche sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Infine – aggiunge il ministro – i progetti italiani che hanno ottenuto il riconoscimento di progetti strategici confermano il forte orientamento del nostro Paese verso la circolarità, la valorizzazione e l’uso efficiente delle risorse”.