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Venti Paesi chiedono all’Ue un’azione più efficace contro i rischi per la salute legati al cambiamento climatico

Il cambiamento climatico sta aumentando il rischio che le malattie infettive si diffondano in nuove aree, inclusa l’Europa
Secondo un documento visionato dall’agenzia Reuters, la stragrande maggioranza dei Paesi dell’Unione europea vuole un’azione più forte da parte di Bruxelles per prepararsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute e al potenziale del riscaldamento globale di diffondere malattie trasmesse da vettori.

LE CONSEGUENZE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SULLA SALUTE

L’Europa sta sperimentando gravi conseguenze sulla salute a causa del cambiamento climatico: si stima che, a causa delle soffocanti ondate di caldo europee della scorsa estate, siano morte circa 61.000 persone, il che suggerisce che gli sforzi dei Paesi per fronteggiare il riscaldamento globale stiano diminuendo. In un documento congiunto, 20 dei 27 Paesi membri – tra cui Croazia, Germania, Grecia, Malta e Olanda – hanno esortato l’Unione europea ad aumentare la sorveglianza delle minacce alla salute e ai sistemi sanitari poste dalle condizioni meteorologiche estreme, per aiutare gli Stati a prepararsi.

LE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI SENSIBILI AL CLIMA

L’Unione europea – hanno affermato i Paesi – dovrebbe elaborare piani per le infezioni di malattie trasmesse da vettori zoonotici e sensibili al clima e rafforzare il proprio sistema di allarme rapido e di risposta, nel caso in cui vengano rilevati vettori che diffondono la malattia. “Se non si adotteranno delle misure proattive, alcune malattie infettive prevenibili – che attualmente sono più diffuse in altre regioni – in breve tempo diventeranno sempre più comuni all’interno dell’Unione europea”, si legge nel documento, che ha avuto il sostegno anche di Austria, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Slovenia.

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE

Il cambiamento climatico sta aumentando il rischio che le malattie infettive si diffondano in nuove aree, inclusa l’Europa, poiché le estati diventano più calde e più lunghe e l’aumento delle inondazioni crea condizioni favorevoli per la diffusione delle malattie infettive. Un esempio di questo fenomeno è la zanzara tigre, che oggi è presente in 337 regioni d’Europa, otre il doppio rispetto a 10 anni fa.

I ministri della Sanità dei Paesi dell’Unione europea discuteranno del documento all’interno di una riunione in programma la prossima settimana. L’Ue attualmente sta elaborando la sua prima valutazione del rischio climatico, che sarà pubblicata il prossimo anno e che costituirà la base per le future politiche volte a fronteggiare i rischi climatici, come le ondate di caldo e gli incendi boschivi.

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