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Atlantia

Atlantia approva Climate Action Plan per azzerare emissioni CO2 entro il 2040

Il Cda ha approvato il piano con il 98,22% dei voti, è la prima azienda in Italia a farlo

L’assemblea di Atlantia ha approvato il Climate Action Plan con il 98,22% dei voti. Il Climate Action Plan di Atlantia illustra l’impegno della società nel contrasto al cambiamento climatico attraverso obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra di breve, medio e lungo termine e le principali azioni pianificate per raggiungerli, abilitando la transizione verso una mobilità a basse emissioni.

Il Climate Action Plan definisce la strategia di lungo termine della società in relazione alla transizione energetica dei trasporti e dell’ecosistema della mobilità, indicando i target di riduzione delle emissioni dirette a breve, medio e lungo termine, che prevedono -50% di emissioni dirette nette entro il 2030 (vs 2019) e il loro totale azzeramento entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto all’Accordo di Parigi.

AZZERARE LE EMISSIONI DI CO2 DELLE INFRASTRUTTURE ENTRO IL 2040

Tali target sono stati definiti in linea con le principali evidenze scientifiche per limitare l’innalzamento della temperatura terrestre entro 1,5 gradi e sono stati sottoposti al processo di validazione da parte di Science Based Target Initiative. Il “CAP” consentirà di azzerare le emissioni dirette di CO2 delle infrastrutture di Atlantia entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto agli impegni dell’Accordo di Parigi sul Clima.

La sfida è così rilevante che Atlantia è la prima azienda in Italia ad aver sottoposto oggi il piano al voto consultivo dei soci, procedura definita “Say on Climate”, diventando la prima azienda italiana a intraprendere questa decisione di massima trasparenza e responsabilità verso il mercato, illustrando gli impegni e le azioni per abilitare la transizione energetica e digitale di uno dei settori più rilevanti per la decarbonizzazione.

GLI OBIETTIVI PER LA DECARBONIZZAZIONE

Il documento – redatto secondo le linee guida del TCFD (Task Force on Climate-Related Financial Disclosures) – è stato approvato con il 98,22% dei voti favorevoli degli azionisti che hanno partecipato all’Assemblea e si pone alcuni principali obiettivi in uno dei settori centrali per la decarbonizzazione:

– ridurre a zero le emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040, 10 anni prima di quanto richiesto dall’Accordo di Parigi

– passare al consumo di energia elettrica derivante al 100% da fonti rinnovabili entro il 2040

– ridurre del 22% l’intensità delle emissioni indirette (scope 3) derivanti dall’accesso agli aeroporti e dall’acquisto di materiali per la manutenzione stradale entro il 2030, corrispondenti ad oltre l’80% delle emissioni indirette su cui possiamo agire

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