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Petrobras

L’aumento dei prezzi del petrolio spinge il Brasile a vendere gli asset

Petrobras ha intenzione di liberarsi di alcuni asset per concentrarsi maggiormente sulle risorse pre-salt in acque profonde

Secondo fonti Reuters, la compagnia petrolifera statale brasiliana Petrobras ha riaperto le offerte per i suoi vecchi giacimenti petroliferi. L’annuncio della riapertura coincide con l’aumento del prezzo del petrolio, che renderebbe un’offerta di questo tipo notevolmente più interessante e ancora una volta commercialmente redditizia.

DOVE SI TROVANO I CLUSTER

Petrobras, ha riaperto le offerte per il cluster di giacimenti petroliferi offshore di Golfinho. Il cluster si trova nel bacino dell’Espirito Santo, 60 km al largo del Brasile a 1.300-1.460 metri di acqua. Le riserve sono stimate in 450 mln di barili. Petrobras ha scoperto Golfhino nel 2003 con un pozzo wild cat, con il primo petrolio nel 2006.

CHI È PRONTO A FARE OFFERTE

L’offerta è in linea con il piano precedentemente dichiarato di Petrobras di liberarsi di alcuni asset per concentrarsi maggiormente sulle risorse pre-salt in acque profonde. DBO Energy, secondo Reuters, era già stata in trattative su Golfinho. Fonti di Reuters suggeriscono che DBO Energy potrebbe fare un’altra offerta per l’asset, insieme a BW Energy Ltd.

LA PRODUZIONE DI PETROLIO IN BRASILE

Il Brasile è ora il principale produttore di petrolio della regione e l’ottavo più grande a livello mondiale dopo l’Iraq e gli Emirati Arabi Uniti. Il paese ha pompato in media oltre 2,9 milioni di barili di petrolio al giorno durante il 2020, di cui il 69% proveniva dai suoi giacimenti petroliferi pre-salati in acque ultra profonde offshore.

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