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Australia

L’Australia diventerà una potenza delle rinnovabili

L’Australia diventerà una potenza delle rinnovabili, le fonti di energia del futuro. Il discorso di ieri del ministro australiano per il clima e l’energia, Chris Bowen, al Centro per gli studi politici europei di Bruxelles.

L’Australia diventerà una potenza delle rinnovabili, le fonti di energia del futuro. Il “Paese giù sotto” e l’Europa saranno partner chiave nella transizione verso la decarbonizzazione, che potrà compiersi grazie a negoziati e accordi commerciali bilaterali. Gli investimenti in rinnovabili sono i benvenuti in Australia. L’energia green dello Stato potrebbe generare più di otto volte l’attuale domanda globale di energia. È il messaggio che ha lanciato ieri il ministro australiano per il clima e l’energia, Chris Bowen, nel suo discorso al Centro per gli studi politici europei di Bruxelles.

AUSTRALIA E EUROPA INSIEME PER LA TRANSIZIONE

“Il mio intervento di questa sera arriva al termine della mia visita in Europa, dove il tempo è stato freddo, ma l’accoglienza è stata calorosa”, esordisce Bowen.

“Caldo perché da quando il Governo australiano è cambiato, le ambizioni climatiche e l’agenda dell’Australia e dei principali partner europei sono ora strettamente allineate. Caldo perché l’Australia e gli altri luoghi europei della catena di approvvigionamento di energia rinnovabile sono complementari e si prestano non solo alla cooperazione – ma a una partnership completa e sostanziale”, spiega il ministro.

Bowen ammette poi che sino ad oggi l’Australia ha ricoperto un ruolo marginale nel cammino verso la transizione energetica. Ma a maggio 2022 sarebbe iniziato un nuovo corso:

“Sono consapevole del fatto che nell’ultimo decennio il mio Paese non ha svolto un’azione costruttiva rispetto all’impegno internazionale verso le energie rinnovabili. Ma a maggio dello scorso anno la situazione è cambiata grazie alle elezioni. L’Australia ha un nuovo Governo ed è determinata a svolgere un ruolo internazionale di primo piano e a impegnarsi seriamente nell’affrontare le sfide e le opportunità di questa massiccia trasformazione energetica”.

L’AUSTRALIA ESPORTERÀ SEMPRE PIÙ ENERGIA GREEN NELL’UE

“L’Europa ha un’enorme domanda di energia, necessaria ad alimentare la sua produzione manifatturiera a livello mondiale. L’Australia può e sarà una potenza energetica rinnovabile. E possiamo anche contribuire a garantire che, per quanto possibile, l’Indo-Pacifico e l’Europa adottino approcci coerenti su questioni come la regolamentazione e gli standard per l’idrogeno verde e altre nuove tecnologie nel campo delle rinnovabili, nel migliore interesse di tutti”, aggiunge Bowen.

Il ministro sottolinea che esistono differenze tra Australia e Europa, ma sarebbero proprio queste divergenze a rendere l’alleanza ancora più strategica.

“Piuttosto che separarci queste differenze amplificano i benefici del partenariato e la complementarità dei nostri approcci. L’Australia è ricca di energia. L’Australia è e rimarrà un esportatore di energia. Energia che sarà sempre più rinnovabile. La nostra ambizione è cristallina: diventare una potenza nell’esportazione di energia rinnovabile. Abbiamo alcune delle migliori risorse di energia solare del mondo. Possediamo un grande potenziale di eolico offshore e il nostro governo sta già mettendo un interessante quadro politico per lo sviluppo di queste fonti.

ACCORDI BILATERALI PER ACCELERARE LA TRANSIZIONE

Bowen definisce i negoziati per raggiungere un accordo commerciale bilaterale “un momento chiave per portare il partenariato al massimo delle sue potenzialità”.

“In tutto il mondo, le persone che non supportano la transizione verso le energie rinnovabili si sono affrettate a incolpare l’energia pulita per l’attuale crisi energetica globale. Questo è naturalmente del tutto falso”, rimarca il ministro australiano, puntando il dito contro i fautori del ritorno degli investimenti in fonti fossili.

Investimenti che, secondo Bowen, cresceranno in seguito a un accordo di libero scambio UE-Australia ambizioso e completo, favorendo il maggiore impegno delle aziende nelle rinnovabili.

IDROGENO VERDE, LA DISTANZA NON OSTACOLA L’EXPORT

L’idrogeno verde è al centro degli incontri di Bowen con il ministro olandese per il clima e l’energia, Rob Jetten, e la ministra tedesca per l’istruzione e la ricerca, Bettina Stark-Watzinger.

“Gli accordi chiave che ho firmato questa settimana offrono ulteriori opportunità per approfondire il nostro rapporto sulle fonti rinnovabili. Quando si tratta di esportazioni di energia rinnovabile dall’Australia all’Europa, l’idrogeno sarà ovviamente fondamentale. La nostra partnership per l’energia pulita con la Germania è focalizzata sullo sfruttamento delle nostre potenzialità collettive nel settore dell’idrogeno.

A Berlino, ho incontrato il Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Stark-Watzinger per presentare il rapporto HySupply, condotto congiuntamente da esperti tedeschi e australiani che hanno concluso molto chiaramente che la distanza tra noi non è un ostacolo allo sviluppo della catena di approvvigionamento di idrogeno verde tra Australia e Germania e che tale rapporto di esportazione è sia fattibile che auspicabile”, spiega il ministro australiano.

“Ma siamo andati oltre e abbiamo annunciato un significativo finanziamento congiunto condiviso tra i governi tedesco e australiano per sviluppare progetti di idrogeno verde nel Nuovo Galles del Sud, nel Queensland e nell’Australia Meridionale. Per quanto riguarda poi il porto di Rotterdam, che consideriamo uno dei principali snodi per l’idrogeno verso l’Europa, il mio amico Rob Jetten ed io abbiamo firmato un importante protocollo d’intesa per sviluppare ulteriormente la cooperazione sullo sviluppo dell’idrogeno verde”, aggiunge Bowen.

BOWEN: PUTIN HA MILITARIZZATO L’ENERGIA

Le critiche più aspre del ministro australiano sono indirizzate verso Vladimir Putin, considerato il principale artefice della crisi energetica.

“Questa crisi ha sottolineato il rischio di un’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili da fonti limitate. Vladimir Putin ha militarizzato l’energia e la crisi geopolitica ha generato molta instabilità energetica. Ma non c’è crisi geopolitica che possa fermare il sole che splende e il vento che soffia. L’energia rinnovabile, sostenuta dallo stoccaggio e dalla rete, è energia sicura.

Un elemento importante di questo viaggio è il mio impegno con Fatih Birol e l’AIE. Sono d’accordo con lui sul fatto che quando le persone danno la colpa della crisi energetica di oggi, in modo ingannevole, all’energia pulita e alle politiche climatiche, intenzionalmente o meno stanno allontanando i riflettori dai veri colpevoli: la crisi dell’approvvigionamento di gas e la Russia”, sottolinea il ministro australiano.

“Anche se dobbiamo affrontare questo periodo di instabilità nei mercati dei combustibili fossili, condividiamo la determinazione dell’UE di accelerare la transizione verso le energie rinnovabili”, aggiunge Bowen.

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