Lavori, ritardi, cancellazioni complicano sempre più le partenze estive degli italiani. Tutti i numeri e le ragioni dei disagi nei trasporti
I trasporti italiani stanno vivendo un’estate a dir poco complicata. Cantieri, maltempo, sovraffollamento, mancanza di personale e altri disagi possono trasformare il viaggio verso la meta estiva in un’epopea. Dall’11 agosto i rallentamenti, le sospensioni o cancellazioni di treni sono state ben 84. Tra il 15 e il 21 luglio la puntualità dei voli in partenza dagli scali europei è calata a picco: -49,7%. Da dove nascono i disagi? Tutti i numeri e le ragioni.
TRASPORTI, CANTIERI E RITARDI DA RECORD PER I TRENI
Un viaggio in treno può trasformarsi in un’esperienza da incubo. Se da un lato i 1.400 cantieri avviati sulla rete ferroviaria – numeri da record – rappresentano una buona notizia in ottica di ammodernamento dell’infrastruttura, le tempistiche hanno danneggiato le ferie di molti italiani. L’obiettivo dei lavori è ambizioso: elettrificare i quasi 5.000 km di ferrovie ancora attraversati da treni a diesel e portare l’Alta Velocità nel Mezzogiorno. Il problema è che il tempo stringe: la scadenza fissata sul calendario è il 30 giugno 2026, data entro la quale dovremo aver speso 16 miliardi di euro.
“Migliaia di chilometri di binari chiamati a una prova di resistenza da 1.400 cantieri. Mai così tanti. Mai tutti insieme. Grandi e piccoli, da Nord a Sud. La storia dell’estate dei disagi sui treni inizia da qui. Dallo stress test per recuperare i ritardi decennali sulle linee. Lente. Come al Sud, dove la scommessa è ambiziosa. (…) Ma il Pnrr, che ha fatto lievitare i lavori, ambisce a fare di più. Per questo ha promesso al Mezzogiorno anche 119 chilometri di Alta velocità: dalla nuova Salerno-Reggio Calabria, più rapida di un’ora e venti minuti rispetto al tracciato attuale, alla Palermo-Catania da attraversare in due ore invece che in tre. E la spinta dovrà essere altrettanto vigorosa al Nord”, si legge su La Repubblica.
I NUMERI
“La portata dei lavori è ingente: 165 chilometri di linee, per passeggeri e merci, sulla Brescia-Verona-Vicenza che si allunga fino a Padova, ma anche per il completamento della Liguria-Alpi. E poi ci sono il potenziamento delle linee regionali, le connessioni diagonali per collegare le due sponde del Paese, i soldi da spendere per installare Ertms, il più evoluto sistema tecnologico di sicurezza per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni. (…) Dieci anni fa erano 450. A luglio di quest’anno, invece, circa 650. Investimenti più ricchi per le ferrovie e, a cascata, per i cittadini: il valore economico delle infrastrutture, infatti, è passato da 6 a oltre 30 miliardi. Tra vecchi e nuovi lavori, il Pnrr ne assorbe la stragrande maggioranza: 18,5. Soprattutto quasi la metà di questi cantieri, in tutto 310, deve rispettare le scadenze del Piano. (…) Se al conto si aggiungono anche i 420 cantieri per i grandi interventi di manutenzione e i 360 nelle stazioni, il totale sale a 1.400. Quest’anno porteranno la spesa per investimenti a 9 miliardi. Permetteranno di rinnovare 1.200 dei 16.500 chilometri della rete ferroviaria. Il prossimo anno si replica. Servirà una nuova riprogrammazione perché Rfi completerà l’affidamento di tutti gli appalti finanziati con il Pnrr entro la fine del 2024. Non si farà fatica a raggiungere i target previsti, come è già successo nel 2021-2023”, continua il giornale.
A pagare il prezzo più grande sono i viaggiatori, che devono cercare di sfuggire a manutenzioni sui treni, cancellazioni per incendi vicino alle rotaie, cantieri. Il Codacons denuncia che dal primo all’11 agosto ci sono stati rallentamenti, sospensioni o cancellazioni in 84 casi, mentre tra il 16 e il 25 luglio sono stati 74. Sono 122,7 milioni i passeggeri che devono far fronte a disservizi e eventi naturali, specifica l’associazione.
TRASPORTI, AEROPORTI NEL CAOS
I disagi dei trasporti italiani non risparmiano gli aeroporti, che scontano ancora la riorganizzazione forzata dopo il Covid-19. Infatti, il mercato è ormai ripartito ma diverse compagnie fanno fatica a tornare a pieno regime dopo i licenziamenti di buona parte del personale. I continui ritardi creano un circolo vizioso che porta a problemi sempre maggiori per i viaggiatori. Il superamento del limite delle ore di volo dell’equipaggio, compreso tra le 10 e le 12 ore, è una delle ragioni principali dei disagi in aeroporto. Infatti, i ritardi accumulati durante la giornata potrebbero portare l’equipaggio a superare il numero massimo di ore giornaliere in cui può volare. Di conseguenza, la compagnia aerea è costretta a chiamare un altro equipaggio per continuare le operazioni. Operazioni che sono più lente a causa del maggior numero di passeggeri durante il periodo estivo. Questo rende più lento l’imbarco e la possibile perdita della fascia oraria assegnata al volo. Un’eventualità che può causare grandi ritardi.
Il crash informatico globale dello scorso 19 luglio ha complicato ulteriormente la situazione. Infatti, per alcuni giorni ha rallentato le procedure, costringendo il personale di bordo a compilare a mano i documenti d’imbarco. Il sovraffollamento estivo ha dato il colpo di grazia, portando nuovi disagi, tanto che non pochi passeggeri apprendono solo in aeroporto che il loro volo è stato cancellato. Nella migliore delle opzioni, la partenza è solo ritardata. Un ritardo che negli ultimi mesi è salito sempre più. Ad esempio, tra il 15 e il 21 luglio, la puntualità dei voli in partenza dagli scali europei è scesa al 49,7%, il 18,5% in meno rispetto al 2019, secondo le analisi di Eurocontrol, raggiungendo quota 258mila minuti di ritardi al giorno. Un problema che riguarda tutto il mondo. Infatti, Flightaware riporta che domenica 28 luglio a livello globale i voli in ritardo sono stati oltre 33.500, con più di 650 cancellazioni.
Tra le cause dei disagi si aggiunge anche il maltempo, che pochi giorni fa ha fermato uno degli scali principali del Sud: quello di Catania. Infatti, diversi voli in arrivo e in partenza sono stati dirottati su aeroporti alternativi. Lo scalo Palermo Falcone-Borsellino ha accolto la maggior parte dei voli aerei dirottati. Misure che hanno portato a cancellazioni e alcuni ritardi significativi.