Secondo la compagnia libica la chiusura dei porti petroliferi nel Golfo di Sirte è la ragione principale delle interruzioni di corrente nella Libia orientale.
Secondo la Libyan National Oil Corporation (NOC) le perdite finanziarie del blocco petrolifero hanno raggiunto oltre 8,36 miliardi di dollari da gennaio al 15 agosto 2020. Lo ha affermato la stessa compagnia secondo quanto riportato dal sito libico The Libya Observer.
CHIUSURA DEI PORTI NEL GOLFO DI SIRTE LA RAGIONE DELLO STOP ALL’ELETTRICITA’
NOC ha ammesso che il blocco petrolifero ha contribuito alle interruzioni di corrente in Libia, oltre alle perdite finanziarie aggiungendo che i porti petroliferi dovrebbero essere riaperti per riprendere la produzione e l’esportazione di petrolio.
Non solo. Sempre secondo la compagnia libica, che la chiusura dei porti petroliferi nel Golfo di Sirte è la ragione principale delle interruzioni di corrente nella Libia orientale.
“Con la chiusura dei porti nel Golfo di Sirte, i serbatoi di condensa nei porti di esportazione saranno riempiti in pochi giorni, quindi la produzione di gas associato alla condensa, che alimenta le centrali di Zueitina e a nord di Bengasi, cesserà”.
La Libia orientale è stata colpita da un’ondata di ore di blackout nelle ultime settimane, a causa dell’aumento della calura estiva in Libia.