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Libia Petrolio

Cosa sta accadendo in Libia ai terminal petroliferi

In Libia a fuoco i terminal petroliferi libici dei porti di Sidra e Ras Lanuf: gravi danni per economia del Paese e per ambiente 

La guerra civile in Libia non trova pace, non trova tregua. Nelle scorse ore si sono verificati nuovi scontri tra le truppe del generale Haftar e le milizie con a capo Ibrahim al Jadhran, hanno provocato degli incendi presso alcuni terminal petroliferi, con conseguenze disastrose per l’economia e l’ambiente.

A FUOCO DUE TERMINAL PETROLIFERI LIBICI

Ad essere incendiati sono stati i terminal petroliferi libici dei porti di Sidra e Ras Lanuf, controllati, secondo le dichiarazioni della Noc, Compagnia petrolifera nazionale libica, dal capo milizia Ibrahim Jadhran sono in fiamme. A bruciare sono i due grandi serbatoi per lo stoccaggio del greggio, il numero 2 e il numero 12.

ALLARME NOC: POSSIBILE DISASTRO AMBIENTALE

La compagnia libica Noc ha stimatoche i  danni dell’incendio potrebbero arrivare a toccare gli 800 milioni di dollari e la stessa compagnia ha messo in guardia da un possibile “disastro ambientale”. In particolare, come spiega un comunicato Noc, una mega-cisterna (la n.12) a Ras Lanuf , “è stata significativamente danneggiata” a causa dell’“incursione armata”e “chiede l’incondizionato e immediato ritiro della milizia che opera sotto la guida di Ibrahim Jadhran per prevenire un disastro ambientale e ulteriori distruzioni di infrastrutture-chiave”.

ECONOMIA LIBICA IN CRISI

L’incendio “potrebbe avere un enorme impatto sul settore petrolifero libico e nell’economia nazionale”, sostiene la Noc che nella giornata di giovedì 14 giugno, denunciava in circa 240 mila barili al giorno la perdita di produzione di greggio provocata dall’attacco della milizia di Jadhran.

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