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Iran Petrolio

L’Iran aumenta (già) le esportazioni di petrolio

Cosa combina l’Iran in attesa che gli Usa elimino le sanzioni? Fatti, numeri e scenari

I colloqui tra Usa ed Iran sono iniziati solo da qualche giorno, ma Teheran ha già aumentato le esportazioni di petrolio a dicembre 2021, in attesa di un annullamento completo delle sanzioni nelle prossime settimane.

Andiamo per gradi.

COSA E’ ACCADUTO CON TRUMP

Facciamo un passo indietro. Nel 2018 l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump  è uscito dall’accordo sul nucleare siglato nel 2015, reimpostando le sanzioni che limitavano le esportazioni di petrolio e, dunque, le entrate associate al governo iraniano.

L’AUMENTO DELLE ESPORTAZIONI

A dicembre 2021, per la prima volta in tre anni, secondo la società di consulenza Petro-Logistics, che tiene traccia dei flussi di petrolio, le esportazioni di greggio iraniano sono aumentate a oltre 1 milione di barili al giorno. Si tratta, nonostante l’aumento, di numeri ben inferiori ai 2,5 milioni di barili al giorno (bpd) spediti prima della reintroduzione delle sanzioni.

GENNAIO SOTTOTONO

A gennaio 2022, invece, le esportazioni sono scese a circa 700.000 barili al giorno a gennaio, riporta Reuters. Tutto nella norma, secondo l’amministratore delegato di Petro-Logistics, Daniel Gerber. “Non ci aspettiamo di vedere 1 milione di bpd in modo coerente fino a quando non ci sarà un cambiamento nel panorama politico”, ha affermato Gerber.

L’AUMENTO DELLA DOMANDA E IL POSSIBILE CONTRIBUTO DI TEHERAN

C’è da dire che l’aumento delle esportazioni iraniane arriva al momento propizio, mentre l’offerta globale di greggio non copre la domanda, portando i prezzi del petrolio a toccare i massima da sette anni nelle sessioni scorse (94 dollari al barile).  Ove gli Usa revocassero le sanzioni, l’Iran potrebbe, almeno nella teoria, riportare le esportazioni di greggio verso i 2,5 milioni di barili al giorno.

 

 

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