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Exxon UBS

L’Iraq cerca un sostituto (americano) per Exxon

Exxon è pronta lasciare gli affari in Iraq. Il primo ministro iracheno, Mustafa al-Kadhimi, è alla ricerca di un sostituto, esclusivamente americano 

A.a.a. sostituto cercansi.

Exxon Mobil sta valutando l’uscita dall’Iraq ed il Paese è alla ricerca di un degno sostituto, americano, che possa portare avanti i progetti in campo petrolifero.

LE INTENZIONI DI EXXON

Exxon è pronta a vendere la sua quota del 32,7% in uno dei più grandi giacimenti petroliferi dell’Iraq, West Qurna 1. Una mossa che in parte sorprende: la BigOil, nel 2019, sembrava pronta ad andare avanti con un progetto da 53 miliardi di dollari per aumentare la produzione petrolifera dell’Iraq.

IRAQ ALLA RICERCA DI UN SOSTITUTO

Ora l’Iraq è costretto a correre ai ripari. Il primo ministro iracheno, Mustafa al-Kadhimi, ha dichiarato di volere un’altra compagnia americana per sostituire la Exxon Mobil Corp.

“La Exxon Mobil sta valutando l’uscita dall’Iraq per ragioni che hanno a che fare con le sue pratiche e decisioni di gestione interna e non a causa della particolare situazione in Iraq”, ha detto Kadhimi a un piccolo gruppo di giornalisti a Washington dopo i colloqui con il presidente Joe Biden. “Quando Exxon Mobil se ne andrà, non accetteremo che la sua sostituzione sia diversa da un’altra società americana”, ha aggiunto, parlando attraverso un traduttore.

EXXON E GLI ACCORDI CINESI

La BigOil americana, però, avrebbe già siglato un accordo con Petrochina e la principale compagnia petrolifera e del gas offshore cinese CNOOC Ltd per vendere la sua quota di West Qurna, riporta Reuters, aggiungendo che anche l’indonesiana Pertamina avrebbe esercitato il suo diritto di acquistare la quota che sarebbe stata venduta a CNOOC.

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