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L’Italia dal 2026 aumenterà le importazioni di gas dall’Azerbaigian

Come ha spiegato il ricercatore del RIE di Bologna, Francesco Sassi, “il gas fluirà dal Mar Caspio attraverso la penisola anatolica e i Balcani meridionali, raggiungendo infine l’Italia attraverso il gasdotto TAP”

L’Italia, a partire dal 2026, aumenterà le importazioni di gas dall’Azerbaigian. Come scrive su X Francesco Sassi, Research Fellow Energy Geopolitics & Markets del RIE-Ricerche Industriali ed Energetiche di Bologna, “il gas fluirà dal Mar Caspio attraverso la penisola anatolica e i Balcani meridionali, raggiungendo infine l’Italia attraverso il gasdotto TAP. L’Azerbaigian potrebbe diventare uno dei più importanti partner energetici dell’Unione europea”.

DAL 2026 IL TAP TRASPORTERÀ 1,2 MMC DI GAS IN PIÙ

Dopo un incontro tra l’amministratore delegato di TAP, Luca Schieppati, e il ministro dell’Energia azero, Parviz Shahabazov, le parti hanno annunciato che, a partire dal 2026, attraverso il TAP fluiranno 1,2 miliardi di metri cubi aggiuntivi di gas, di cui 1 mmc andrà all’Italia e 0,2 mmc andranno all’Albania. Questi volumi si aggiungeranno alla capacità iniziale del TAP già disponibile, pari a 10 miliardi di metri cubi/anno, 8 mmc dei quali vanno al nostro Paese.

Nel 2023 le importazioni di gas dell’Italia dall’Azerbaigian sono state tra il 3% e l’8% superiori ai livelli mensili del 2022. Nell’ambito della strategia Ue di diversificare le forniture dal gas russo, l’Italia ha fatto sempre più affidamento sull’Algeria e sull’Azerbaigian.

AZERBAIGIAN IL MAGGIORE FORNITORE DI PETROLIO ALL’ITALIA

Azerbaigian che nel 2023 è diventato il maggiore fornitore di petrolio dell’Italia. Lo scorso 22 febbraio, infatti, Azernews ha riferito che l’Azerbaigian lo scorso anno ha fornito all’Italia circa 11,3 milioni di tonnellate di petrolio, il 25% in più rispetto al 2022.

LE IMPORTAZIONI DI GNL E I RAPPORTI TRA ITALIA E QATAR

Per ridurre le importazioni dalla Russia, l’Italia ha aumentato le importazioni di GNL e il Qatar è stato a lungo il maggiore fornitore di GNL. “Italia e Qatar – ricorda Sassi – sono legati da un contratto a lungo termine per la fornitura di GNL al terminal Adriatic LNG, ed Eni ha firmato anche un nuovo accordo, a partire dal 2026”.

LA COOPERAZIONE TRA UE E AZERBAIGIAN SULLE RINNOVABILI

Intanto, venerdì 1° marzo a Baku si è svolto il secondo incontro ministeriale del Consiglio consultivo per l’Energia verde Ue-Azerbaigian, co-presieduto dal commissario europeo per l’Energia, Kadri Simson. Un incontro che, come afferma il sito della Commissione europea, “è stato un momento importante per rafforzare la nostra partnership nel campo delle energie rinnovabili, apportando una nuova dimensione alle nostre relazioni energetiche complessive”.

L’ACCORDO SULL’ENERGIA EOLICA

La Commissione europea ha lavorato in particolare per facilitare un accordo sulla cooperazione sull’energia eolica tra l’Agenzia azera per le energie rinnovabili e l’associazione industriale europea WindEurope. Il commissario Simson ha assistito alla firma del protocollo d’intesa, che aprirà la strada alle società europee di energia rinnovabile per sfruttare il grande potenziale eolico dell’Azerbaigian di generare nuovi approvvigionamenti di energia rinnovabile per l’Europa.

“Nel 2019 – ha spiegato Simson – c’era solo il gas all’orizzonte, oggi no. Il Corridoio Meridionale del Gas si è evoluto fino a diventare un forum per la cooperazione anche su energie rinnovabili ed elettrificazione. Questo è un risultato straordinario, che dimostra come questo progetto sia lungimirante e aperto al futuro. Abbiamo reso l’energia pulita una parte fondamentale delle relazioni bilaterali Ue-Azerbaigian”, e la firma dell’accordo sull’eolico “rappresenta un passo molto importante”.

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