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Lukoil

Chi era Ravil Maganov, presidente del CdA di Lukoil morto a Mosca

La ricostruzione della vicenda, il comunicato di Lukoil, le dichiarazioni. Il mistero della morte di Maganov

“Siamo profondamente dispiaciuti di annunciare che Ravil Maganov, presidente del consiglio di amministrazione di PJSC Lukoil, è morto a seguito di una grave malattia”. Le parole arrivano da un comunicato della società petrolifera russa Lukoil, i fatti riguardano Ravil Maganov morto oggi a Mosca.

Si tratta dell’ennesima morte misteriosa che riguarda vertici di società della Federazione guidata da Putin. “Ravil Maganov contribuì immensamente allo sviluppo non solo della Società, ma dell’intero settore petrolifero e del gas russo”, ricorda lo stesso gruppo. Che non specifica, come preventivabile, le motivazioni della scomparsa. Ma i dubbi ci sono, più d’uno.

CHI ERA RAVIL MAGANOV, EX VICEPRESIDENTE DI LUKOIL

“Ha iniziato a lavorare come operatore petrolifero e solo pochi anni dopo ha preso il comando dell’associazione di produzione Langepasneftegaz, una delle tre imprese che hanno gettato le basi per la storia di Lukoil. Per molti anni, Ravil Maganov ha guidato il blocco a monte di Lukoil come primo vicepresidente esecutivo. Nel 2020, è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione di PJSC Lukoil”.

Inoltre, aggiunge il comunicato della società, “grazie al talento manageriale di Ravil Maganov, Lukoil si è evoluta da un piccolo gruppo di produzione di produzione di petrolio a una delle principali società energetiche del mondo in pochissimo tempo, ha aumentato la sua varietà di produzione di petrolio e gas, ha sviluppato da zero nuove province di petrolio e gas nei mari del Caspio e nel Mar Baltico, ha lanciato con successo progetti petroliferi”.

“Per i suoi successi – aggiunge la nota – nello sviluppo del settore energetico e del carburante russo Ravil Maganov ha ricevuto molti premi nazionali. Le molte migliaia di dipendenti di Lukoil piangono profondamente per questa grave perdita ed esprimono le loro sincere condoglianze alla famiglia di Ravil Maganov”.

I DETTAGLI DELLA VICENDA

Alcuni siti, come Mash, ipotizzano una malattia al cuore per Maganov. E, di conseguenza, sintomi di depressione che lo avrebbero spinto al suicidio dalla finestra del sesto piano di un ospedale moscovita, il Central Clinical Hospital (TsKB).

Tutto chiaro? Non proprio. Perché questa vicenda potrebbe rivelarsi tra le più misteriose delle tante registrate in questi mesi. Come sappiamo, la guerra in Ucraina causata dall’invasione russa di Putin ha generato non solo la reazione compatta dell’Occidente (con conseguenti effetti geopolitici, energetici, strategici) ma anche dell’opinione interna russa. Che evidentemente non è così compatta attorno allo Zar.

L’OPPOSIZIONE ALLA GUERRA RUSSA IN UCRAINA

Tant’è vero che proprio Lukoil aveva espresso perplessità su quella che il successore di Eltsin al Cremlino continua a definire Operazione Speciale. Nel comunicato della società comparso a marzo scorso, ad un mese dall’inizio dell’invasione russa in terra ucraina, si poteva leggere la richiesta della fine rapida del conflitto, supporto per il cessate il fuoco, vicinanza alle vittime, seri sforzi diplomatici.

I dubbi, insomma, sono doverosi. Mentre le operazioni della Federazione Russa avviate a febbraio continuano.

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