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Mase

Mase, arrivano le linee guida per redigere i piani di azione sul rumore e le zone silenziose

È necessaria la determinazione degli effetti nocivi del rumore ambientale “poiché alcune relazioni dell’OMS evidenziano effetti sulla salute di diversa entità”

Arrivano in Gazzetta Ufficiale le linee guida per la redazione dei Piani di Azione e zone silenziose in conformità ai criteri e alle specifiche indicate dalla direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 marzo 2007.

GESTIRE I PROBLEMI DI INQUINAMENTO ACUSTICO

Secondo quanto previsto dagli allegati al decreto “i piani di azione, destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti compresa, se necessario, la sua riduzione, devono essere redatti dai gestori delle infrastrutture principali dei trasporti e dalle autorità competenti per gli agglomerati in conformità ai requisiti minimi stabiliti all’allegato 5 del D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 194 (e sue modifiche apportate dal D. Lgs. 17 febbraio 2017, n. 42) “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale” e alla documentazione pubblicata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente”.

DUE ZONE: IN AGGLOMERATO E IN CAMPAGNA

Il D. Lgs. 194/2005 individua per le zone silenziose due diverse tipologie in agglomerato e in aperta campagna. “Per zona silenziosa in agglomerato, si intende un’area, delimitata dall’Autorità Competente, nella quale Lden, o altro descrittore acustico appropriato relativo a qualsiasi sorgente non superi un determinato valore limite. Invece, per zona silenziosa in aperta campagna si intende un’area esterna all’agglomerato che non risente del rumore prodotto da infrastrutture di trasporto, da attività industriali o da attività ricreative. E’ definita dalla regione territorialmente competente su proposta dell’autorità comunale o, qualora la zona ricada nell’ambito territoriale di più regioni, tramite apposito protocollo d’intesa tra le medesime”.

IL REPORTING

In particolare, la documentazione da trasmettere alla Commissione europea, in merito ai Piani di Azione e zone silenziose in agglomerato e in aperta campagna, è composta da quattro tipologie di informazioni:Reporting Mechanism; Piano di Azione con strati informativi; Report di sintesi; Zone silenziose.

GLI EFFETTI DEL RUMORE SULLA SALUTE

“I Piani di Azione devono essere aggiornati ogni cinque anni e, comunque, ogni qualvolta necessario e in caso di sviluppi sostanziali che si ripercuotono sulla situazione acustica esistente”, si legge nell’allegato. Dove si spiega che è “necessaria la determinazione degli effetti nocivi del rumore ambientale poiché alcune relazioni dell’OMS evidenziano effetti sulla salute di diversa entità e di diversa natura in relazione al rumore del traffico veicolare, ferroviario e degli aeromobili. In particolare, sono stati individuati i seguenti effetti nocivi: cardiopatia ischemica, ictus, ipertensione, diabete e altri disturbi metabolici, declino cognitivo dei bambini, declino della salute e del benessere mentale, disabilità uditiva, acufene, complicazioni alla nascita”.

decreto_VA_664_13_12_2023 01_SpecificheDati_Piani_Azione 02_Specifiche_Metadato 03_Sintesi_Piani_Azione

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