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Elettricità

Mercati dell’energia, la Relazione annuale del Gme

Forte e generalizzata dinamica ribassista dei prezzi sul mercati energetici nel 2019

Nel 2019 i mercati energetici si connotano per una forte e generalizzata dinamica ribassista dei prezzi, dopo i rialzi del biennio precedente. È quanto si legge nella Relazione annuale del Gme pubblicata sul sito del Gestore riferita al 2019.

“La rilevante diminuzione delle quotazioni europee del petrolio e del gas favorisce ampie riduzioni dei prezzi dell’energia elettrica, limitando anche l’impatto rialzista indotto dall’ulteriore forte crescita dei costi legati ai livelli di emissione di gas climalteranti – si legge nell’Executive Summary a cura del presidente e Ad Pietro Maria Putti -. Sul mercato elettrico italiano i volumi e la liquidità del MGP si mantengono su valori molto elevati, mentre il PUN scende a livelli intorno ai 52 €/MWh, seguendo un trend in linea con la contrazione dei costi del gas e con le principali quotazioni europee, rispetto alle quali mantiene uno spread “strutturale” di circa 12 €/MWh. Andamento analogo si rileva sulle zone della Penisola, in cui si osserva un annullamento del differenziale tra Nord-Sud e un aumento delle ore connotate da prezzi a 0 €/MWh in Sicilia”.

“In termini di fonti di generazione – prosegue l’executive summary -, la suddetta riduzione dei costi del gas favorisce un rafforzamento della quota di mercato degli impianti a ciclo combinato, con un ulteriore spiazzamento del carbone, caratterizzato da costi di emissione più elevati e da vendite in calo al minimo storico.Nel settore elettrico, il GME ha confermato il proprio impegno e la propria collaborazione con le altre Borse elettriche, con i Gestori delle reti di trasmissione nazionali (TSO) e con le Istituzioni nel perseguire una crescente interconnessione del mercato elettrico nazionale con i mercati europei sui segmenti day-ahead e intraday. Nel 2019, le attività svolte dal GME in tale ambito si sono concentrate i) sulla predisposizione delle modifiche all’attuale market design, volte a garantire l’entrata del mercato infragiornaliero italiano nel progetto SIDCI, ii) sull’avvio ad aprile del coupling tra Italia e Svizzera nel mercato infragiornaliero e, a dicembre, degli scambi con il Montenegro, iii) sull’estensione del coupling day-ahead sulla frontiera Italia-Grecia, con avvio operativo previsto per il quarto trimestre 2020.

“Con riferimento ai mercati del gas – che vedono l’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2020, di un nuovo comparto (AGS) per consentire a Snam Rete Gas S.p.A. l’approvvigionamento delle risorse necessarie al funzionamento del sistema gas – il dato più rilevante del 2019 è rappresentato dall’ulteriore deciso incremento dei volumi scambiati nel mercato a pronti, trainato dalla crescita al massimo storico delle negoziazioni del MGP-GAS e del MI-GAS. I prezzi registrati su tali mercati si attestano attorno ai 16 €/MWh, toccando valori minimi nel mese di agosto e riflettendo le dinamiche fortemente ribassiste osservate al PSV (16,3 €/MWh) e sugli altri principali hub europei (TTF: 13,6 €/MWh) da cui il riferimento italiano rimane separato per circa 2,7 €/MWh”, si legge ancora nella relazione annuale del Gme.

“Nel corso del 2019, i mercati elettrici MGP e MI e il mercato a pronti del gas sono stati, inoltre, interessati dall’introduzione del meccanismo di gestione integrata delle garanzie (netting), strumento attraverso il quale il GME ha inteso favorire un contenimento dei costi sostenuti dagli operatori in termini di garanzie finanziarie richieste, oltre che semplificare ed ottimizzare i processi operativi e gestionali legati alla partecipazione ai suddetti mercati.Nel settore ambientale, il GME, nel corso del 2019, ha svolto le attività propedeutiche all’avvio del mercato organizzato per la negoziazione dei certificati di immissione in consumo di biocarburanti, che costituirà un ulteriore meccanismo di sostegno al percorso di decarbonizzazione del sistema energetico nazionale”, continua un il testo.

“Relativamente, invece, ai mercati già operativi in tale ambito si registrano i) segnali di crescita del volume delle Garanzie d’Origine scambiate, ii) la riduzione del volume dei titoli di efficienza energetica contrattati sul MTEE, nell’ambito di un meccanismo di incentivazione caratterizzato da un progressivo rallentamento della capacità di emissione di nuovi titoli. Nessuna variazione significativa si osserva, invece, sui prezzi del MTEE, rimasti stabili attorno a 260 €/tep contestualmente all’individuazione, da parte delle Istituzioni, di un tetto al valore di riconoscimento del contributo tariffario.Si conferma, infine, l’attività di monitoraggio effettuata dal GME a tutela della trasparenza e dell’integrità dei propri mercati, realizzata ai sensi della regolazione nazionale ed europea vigente in collaborazione con le Istituzioni competenti”, ha concluso Putti.

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