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Mercato dei sistemi di accumulo in rallentamento. Il report Anie Confindustria

Al 31 marzo 2024 risultano installati 593.330 Sistemi di Accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 3.892 MW e una capacità massima di 7.891 MWh.

Il mercato dei Sistemi di Accumulo è in fase di rallentamento. Malgrado dall’analisi congiunturale si registri una crescita dell’8% delle installazioni, da quella tendenziale non emergono segnali positivi essendosi consolidato un -11%. Ma a certificare il rallentamento sono soprattutto i dati congiunturali e tendenziali relativi alla potenza ed alla capacità installate, entrambi con segno negativo. È quanto emerge dall’aggiornamento del report “Osservatorio Sistemi di Accumulo” di Anie Federazione aderente a Confindustria presenta il trend delle installazioni di energy storage in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna.

PERDE TERRENO IL SEGMENTO RESIDENZIALE

Il segmento residenziale è quello che perde più terreno, controbilanciato in parte dal segmento dell’utility scale. La crescita delle installazioni del primo trimestre 2024 rispetto all’ultimo trimestre del 2023 potrebbe essere riconducibile alla coda del superbonus.

SALVANO IL TREND I SISTEMI DI GRANDE TAGLIA

Il risultato negativo in termini di capacità sarebbe stato ben peggiore, se non fossero entrati in esercizio diversi Sistemi di Accumulo di grande taglia, che ne hanno attenuato la riduzione. Infatti, rispetto al precedente Osservatorio, sono entranti in esercizio ulteriori 4 Sistemi di Accumulo stand-alone (cd. centralizzato) utility scale per una potenza e capacità rispettivamente pari a 88 MW e 306 MWh, tra cui un impianto da 70 MW e 286 MWh con durata di 4 ore.

AL 31 MARZO 2024 RISULTANO INSTALLATI 593.330 SISTEMI DI ACCUMULO

Il gruppo di lavoro dei Sistemi di Accumulo di ANIE alla data del 31 marzo 2024 stima che dei 2.100 MW aggiudicati tramite le aste del capacity market solo 120 MW risulterebbero entrati in esercizio, mentre dei 230 MW aggiudicati tramite l’asta della Fast Reserve solo 122 MW siano entrati in esercizio.

Al 31 marzo 2024 risultano installati 593.330 Sistemi di Accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 3.892 MW e una capacità massima di 7.891 MWh.

TECNOLOGIA PIU’ DIFFUSA A BASE DI LITIO

La tecnologia più diffusa continua ad essere quella a base di Litio (99% del totale). La quasi totalità (92%) dei SdA è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 10 e 15 kWh (38%) e di quelli con capacità compresa tra 5 kWh e 10 kWh (35%).

Il 98% dei SdA ha taglia di potenza inferiore ai 20 kW di cui la maggior parte ha una taglia inferiore ai 10 kW (91%).

La principale configurazione utilizzata per i SdA è quella “lato produzione in corrente continua”, che ricopre l’85% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 4% e l’11%. Il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, di cui il 99,2% di taglia residenziale.

LOMBARDIA IN VETTA ALLA CLASSIFICA

La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (108.590 SdA per una potenza di 686 MW e una capacità di 1.366 MWh), seguita dal Veneto (76.094 SdA per 489 MW e 1.079 MWh) e dall’Emilia-Romagna (57.486 SdA per 436 MW e 985 MWh).

Le installazioni si attestano a 71.123 unità per una potenza di 440 MW e una capacità di 914 MWh.

SI CONFERMA LO SPOSTAMENTO DELLE NUOVE INSTALLAZIONI VERSO QUELLE “LATO PRODUZIONE IN CORRENTE CONTINUA”

Analizzando la tipologia di configurazione, si conferma lo spostamento delle nuove installazioni verso quelle “lato produzione in corrente continua” rispetto ai periodi precedenti. Nel primo trimestre 2024 questa configurazione ricopre il 96% delle installazioni, mentre le configurazioni “lato produzione in corrente alternata” e “lato post produzione” contribuiscono ciascuna con un 2%.

Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta sono le regioni che consolidano un segno positivo confrontando il primo trimestre 2024 e il primo trimestre 2023. Tutte le altre regioni registrano segni negativi o stabili.

Nel primo trimestre 2024 le installazioni hanno registrato un ritmo in linea con l’ultimo trimestre 2023 (+8% in numero, -8% in potenza e -4% in capacità).

Rispetto al primo trimestre 2023 le installazioni del primo trimestre 2024 risultano in netto calo (-11% in numero, -41% in potenza e -16% in capacità).

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