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Claudio Barbaro

Mercato del gas, scade la tutela Placet: Governo e ARERA a confronto sul futuro delle bollette

Milani (FdI) denuncia: “Solo il 5% delle offerte libere conviene”. Barbaro (MASE) conferma: “Proroga competenza esclusiva dell’Autorità”.

Il 31 dicembre scadrà la proroga dell’offerta Placet per i clienti non vulnerabili del mercato del gas, una data che rischia di segnare un punto di svolta critico per milioni di famiglie italiane. A lanciare l’allarme in Parlamento è stato il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, che attraverso un’interpellanza ha dipinto un quadro a tinte fosche della transizione verso il mercato libero. “Le offerte del mercato libero presentano nella media incrementi di costo pari a circa il 15 per cento rispetto alle condizioni del regime tutelato”, ha sottolineato Milani, citando dati ARERA che evidenziano come meno del 5% delle proposte attuali risulti effettivamente più conveniente della tutela. In un contesto di inflazione e povertà energetica crescente, la preoccupazione è che la libertà di scelta si traduca in un “aggravio dei costi per i consumatori meno attrezzati”, vittime di un mercato definito “selvaggio” e caratterizzato da pratiche commerciali aggressive e scarsa trasparenza.

LA RISPOSTA DEL GOVERNO: “PROROGA DI COMPETENZA DELL’AUTORITÀ”

A rispondere per l’Esecutivo è intervenuto il Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro. Il rappresentante del Governo ha ricostruito l’iter normativo che ha portato all’introduzione delle offerte Placet (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) nel 2018 e alla successiva “Placet in deroga”, concepita come strumento di atterraggio morbido per chi non aveva scelto un fornitore entro la fine del 2023. Barbaro ha chiarito che “l’eventuale proroga dell’offerta Placet in deroga resta di competenza esclusiva dell’Autorità”, confermando che i venditori hanno già dovuto comunicare entro settembre 2025 le nuove condizioni economiche valide dal 2026. Tuttavia, il Sottosegretario ha ricordato che “il cliente mantiene comunque la facoltà di essere rifornito attraverso l’offerta Placet ordinaria”, che rimane disponibile sul mercato con condizioni contrattuali standardizzate e inderogabili definite dall’Autorità.

IL MECCANISMO DELLE OFFERTE PLACET E LA TRANSIZIONE INCOMPIUTA

Il dibattito ha messo in luce la complessità dello strumento Placet. Si tratta di offerte ibride: condizioni contrattuali fissate dall’ARERA, ma prezzi liberi (con la sola componente di commercializzazione decisa dal venditore nella versione “in deroga”). Milani ha ribadito che queste offerte “non costituiscono un ritorno al regime di tutela, ma uno strumento transitorio” essenziale in una fase in cui la concorrenza non sembra ancora matura per garantire efficienza e risparmio. La richiesta avanzata al Governo è stata quella di valutare un’ulteriore proroga per tutto il 2026, per evitare che la cessazione delle tutele porti a “improvvisi e imprevisti aumenti della componente fissa annua”.

ASIMMETRIE INFORMATIVE E DIFFICOLTÀ DI CONFRONTO

Un punto cruciale emerso dal confronto riguarda l’asimmetria informativa. Nonostante gli sforzi dell’ARERA, come il Portale Offerte, Milani ha evidenziato che “non è sufficiente la pubblicità sul sito” istituzionale, poco conosciuto dalla maggior parte dei cittadini, specialmente quelli più anziani. La complessità delle tariffe e la difficoltà di comparazione rendono il consumatore vulnerabile. “Passare da un anno all’altro a offerte di libero mercato comporta una comprensione di un meccanismo totalmente diverso”, ha osservato il deputato, auspicando che il Governo e l’Autorità mettano in campo strumenti di accompagnamento più efficaci, anche attraverso il supporto di associazioni e CAF, per gestire un passaggio che è stato definito “epocale”.

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