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Arera

Mercato infraday italiano lontano da norme Ue. Cosa ne pensa Arera

Per l’Authority possibile un coupling entro il 2020. L’audizione di Besseghini in settimana al Senato

Il disegno del mercato infragiornaliero imposto dalla regolazione europea “è molto lontano dall’attuale modello implementato in Italia e la sua adozione richiede una evoluzione significativa dell’architettura del mercato elettrico italiano, con particolare riferimento al mercato per il servizio di dispacciamento. Per questo motivo non è stato possibile per il nostro sistema entrare a far parte del ‘coupling unico infragiornaliero’, sin dal suo avvio”. Malgrado ciò si ritiene che questo possa avvenire “in una delle prossime finestre temporali concesse, nel corso del 2020”. È quanto si legge in un documento di Arera depositato presso la commissione Industria del Senato e riferito all’audizione del presidente dell’Autorità per l’energia Stefano Besseghini, in audizione in commissione Industria al Senato in merito alla riforma del mercato infragiornaliero.

L’ATTUALE MODELLO INFRAGIORNALIERO IN ITALIA

elettricitàIl mercato italiano infragiornaliero consente agli operatori di mercato di aggiornare le posizioni commerciali e i programmi orari di immissione o di prelievo di energia elettrica in esito al mercato del giorno prima. Esso si basa su sessioni di asta con un modello di rete semplificato (zonale) e consente ai partecipanti di negoziare i volumi di energia per aggiustare i propri programmi di immissione o di prelievo, tenendo conto di informazioni aggiornate sulla domanda e sulla generazione effettiva e degli eventi non pianificati. In altre parole, il mercato infragiornaliero svolge una funzione di ottimizzazione con particolare riguarda alle unità di generazione o di consumo.

IL MODELLO PREVISTO DAI REGOLAMENTI EUROPEI

L’esigenza di armonizzare le regole di funzionamento dei mercati intraday in Europa e in particolare il coordinamento delle regole per l’allocazione della capacità transfrontaliera risulta evidente se si considera che il razionale economico che ha determinato l’introduzione dei mercati intraday in Europa deriva prevalentemente dalle modalità con le quali storicamente sono stati definiti e percepito i prezzi di bilanciamento. In effetti in Europa molti gestori della rete di trasmissione hanno introdotto meccanismi penalizzanti degli sbilanciamenti stessi (attraverso il dual pricing) al fine di incentivare economicamente gli operatori a rispettare il più possibile i programmi comunicati al gestore della rete di trasmissione.

BESSEGHINI: REALISTICA L’APPROVAZIONE DELLE RIFORME NECESSARIE PER L’AVVIO DI XBID A PARTIRE DALLA METÀ DEL 2020

“Arera intende proseguire il percorso di implementazione del Regolamento Cacm individuando strumenti tali per cui il prolungarsi (fino all’ora h-1) della fase di contrattazione nell’intraday continuo non comporti modifiche alla programmazione già definita nel mercato per il servizio di dispacciamento con le attuali modalità. Ciò consentirebbe di garantire i margini necessari alla gestione del sistema nel tempo reale e il rispetto dei vincoli di sistema”, ha detto il presidente dell’Autorità per l’energia Stefano Besseghini, nel corso dell’audizione aggiungendo che per il momento l’Authority non vede la possibilità di modificare le tempistiche per il dispacciamento. Per Arera, inoltre, è “realistica l’approvazione delle riforme necessarie per l’avvio di Xbid a partire dalla metà del 2020”.

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