Arera deve fissare, inoltre, “i meccanismi di rilascio della capacità degli interconnettori da e verso Paesi non appartenenti all’Unione europea e della capacità dei terminali di rigassificazione
Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i criteri in base ai quali l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) definisce le procedure per l’assegnazione della quota di capacità non oggetto di esenzione per gli interconnettori da e verso Paesi non appartenenti all’Unione europea e i terminali di rigassificazione. A cui si aggiunge, nello stesso provvedimento, l’abrogazione del decreto 28 aprile 2006.
COSA DICE IL PROVVEDIMENTO
Più nel dettaglio, viene previsto che per gli “interconnettori da e verso Paesi non appartenenti all’Unione europea e per i terminali di rigassificazione, la capacità non oggetto di esenzione è conferita, anche per periodi pluriennali fino a 25 anni, che si possono estendere oltre la durata dell’esenzione, tramite procedure concorsuali e prodotti di capacità definiti dall’Autorità di regolazione nel rispetto dei seguenti criteri di efficienza, economicità e sicurezza del sistema del gas, oltre che delle esigenze di tutela della concorrenza: a) maggiori volumi contrattuali (solo relativamente ai terminali di rigassificazione); b) più lunga durata e continuità del contratto; c) disponibilità ad investire per la realizzazione di eventuale nuova capacità presso la medesima infrastruttura; d) accesso prioritario a soggetti titolari, al momento della richiesta, di una capacità complessiva conferita ai punti di entrata della rete nazionale dei gasdotti, esclusi i punti di connessione agli stoccaggi, non superiore al 25%”.
Arera deve fissare, inoltre, “i meccanismi di rilascio della capacità degli interconnettori da e verso Paesi non appartenenti all’Unione europea e della capacità dei terminali di rigassificazione in modo da consentire l’effettiva valorizzazione di tale capacità da parte di altri soggetti importatori che ne garantiscano l’utilizzo, nonché i casi di penalizzazione per il mancato rilascio delle capacità non utilizzate”.