Per Boston Consulting Group, i veicoli elettrici conquisteranno importanti quote di mercato solo a partire dal decennio 2030-2040. Mobilità ancora dominata da vetture a trazione tradizionale
La rivoluzione dell’elettrico è ancora lontana. A quanto dicono gli analisti americani del Boston Consulting Group, al contrario di studi recenti, i veicoli elettrici puri al 2025 non conquisteranno grandi spazi all’interno del mercato auto e nel 2030 rappresenteranno solo il 14% della produzione automobilistica. Dal 2030-2040, però, la tecnologia delle batterie, i costi più bassi e le politiche pubbliche rilanceranno la domanda dei consumatori (ancora troppo bassa).
Sempre secondo il Boston Consulting Group, entro il 2030 la domanda di auto elettriche sarà guidata non da incentivi pubblici bensì dall’abbattimento dei costi
delle batterie, che diminuiranno fino a 70 euro per kilowattora entro il 2025, rispetto ai 130 euro di oggi. Diminuiranno anche i costi operativi complessivi. Sarà solo nel decennio 2030-2040 che il costo di un chilometro, per un veicolo a batteria, potrebbe scendere intorno ai 40 centesimi, rendendo questi mezzi meno costosi di quelli con motori a combustione.

Secondo l’analisi, dopo il 2020 anche le auto ibride avranno una crescita notevole: molti paesi spingeranno i costruttori ad aggiungere qualche forma di elettrificazione ai loro mezzi a carburante fossile.
Nonostante i costi diminuiscano e le tecnologie più avanzate continuino a conquistare il mercato, BCG prevede – per i prossimi 12 anni – che l’86% dei nuovi veicoli continuerà comunque a utilizzare una qualche forma di motore a combustione entro il 2030.
Giovanni Malaspina