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Multiutility del veneto, arriva la replica di A2A

A2a si è detta colpita per il fatto che ‘il Gruppo Hera senta l’urgenza di fornire una propria interpretazione, fantasiosa, di fatti che non la riguardano’

Dopo Hera che ieri nelle pagine dei quotidiani veneti si era rivolta ad A2A parlando di “scorrettezza per essersi seduta, non invitata, a un tavolo di trattativa”, ora, scrive il Corriere di Verona “ecco che i lombardi ribattono dando dei ficcanaso agli emiliani. Lo scacchiere delle multiutility del Nord non manca di colorarsi ancora, con pagine acquistate sui quotidiani veneti per alimentare un dialogo per lo meno inedito”.

IL CONTENUTO DELLA RISPOSTA

A2a si dice colpita per il fatto che ‘il Gruppo Hera senta l’urgenza di fornire una propria interpretazione, fantasiosa, di fatti che non la riguardano’. Perché, si domandano in Lombardia, Hera pensa di poter parlare per conto di Ascopiave ‘avendo deciso solo di recente di acquistarne il 2,5%, in pratica nello stesso momento scelto da A2a?’. Nel riaffermare l’assenza di qualsiasi intento ostile, la multiutility guidata da Luca Camerano giustifica quella acquisizione (il 4,16% venduto da Amber il 31 gennaio) come scelta ‘funzionale a futuri possibili dialoghi e progetti in comune tra le aziende del Veneto, a maggior ragione qualora l’operazione in discussione con Agsm Verona e Aim Vicenza si concludesse positivamente e vedesse la luce il grande player del Veneto’. Cioè, si legge, il piano che ‘Agsm, Aim e A2a insieme avevano proposto ad Ascopiave’, mai arrivata alla fase vincolante perché, nel frattempo, Ascopiave trattava in esclusiva con Hera. Restando comunque a disposizione, chiude A2a, per spiegarlo meglio ‘chiederemo un incontro ai sindaci del territorio soci di Ascopiave e a tutti gli altri azionisti’”.

LA REPLICA DI FINOCCHIARO (AGSM)

“Sulla vicenda in serata ha preso posizione anche Daniele Finocchiaro, presidente di Agsm: ‘Il progetto di integrazione tra Agsm, Aim e A2a rappresenta un’operazione strategica di sviluppo e di crescita che porterà a un rafforzamento in tutti i settori di business. Crediamo nell’operazione, dalla quale nascerà la quinta multiutility del Paese, con l’ambizione di creare un polo di aggregazione nel Triveneto’”.

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