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Eni Industrial Evolution

Nasce Eni Industrial Evolution: cosa farà e da chi sarà guidata

L’avvio della newco Eni Industrial Evolution il 1° luglio: coinvolte le raffinerie di Taranto; Livorno; Sannazzaro; Milazzo (50%) e il centro ricerche, 16 depositi e il costiero gas. Via libera di Femca Cisl e Uiltec Uil, Filctem Cgil non firma il verbale

Novità in casa Eni con la nascita di un nuovo spin off nel settore downstream. Si tratta di “Eni Industrial Evolution” (Eie) una newco “che sarà guidata da Umberto Carrara dovrebbero entrare le raffinerie di Taranto, Livorno, Sannazzaro (Pavia), Milazzo (Messina) con anche il centro ricerche e tutta la logistica con i depositi di carburanti e gas. In tutto l’operazione riguarda quasi duemila lavoratori” si legge sul Corriere della Sera di oggi.

GLI ASSET COINVOLTI

Nell’operazione sono coinvolte le raffinerie di Taranto; Livorno; Sannazzaro; Milazzo (50%) e il centro ricerche, 16 depositi e il costiero gas. Non passerà nella nuova società, invece, la tecnologia EST (Eni Slurry Technology) e tutti i brevetti, ma, solo la parte gestionale che rimarrà in capo ad ENI.

FEMCA CISL: VIA LIBERA SE SI GARANTISCE LA TUTELA DEL FUTURO DEI LAVORATORI

L’operazione soddisfa la Femca Cisl a patto che si tutelino i lavoratori: “Abbiamo garantito che la tutela dei lavoratori e la qualità del lavoro siano al centro di questo processo di cambiamento. Eni ha assicurato un passaggio graduale e senza stop improvvisi, confermando l’importanza strategica della raffinazione tradizionale come asset del gruppo. Il nostro compito sarà quello di monitorare da vicino tutte le fasi di questa transizione, per evitare azioni unilaterali da parte dell’azienda e per garantire che i diritti dei lavoratori non siano mai messi in discussione” ha commentato Sebastiano Tripoli, Segretario Nazionale Femca Cisl.

La Femca Cisl ha sottoscritto il verbale di esperita procedura con ENI nel corso di un incontro tra le Segreterie Nazionali e i dirigenti di ENI, relativo alla cessione dell’asset di attività, impianti e risorse umane denominato Refining Evolution & Transition verso E.I.E.

ENI HA CONFERMATO IL SUO IMPEGNO A GARANTIRE LA CONTINUITÀ OCCUPAZIONALE E L’ASSENZA DI CAMBIAMENTI DIRETTI PER I DIPENDENTI COINVOLTI

L’intesa segna la chiusura della procedura di consultazione sindacale prevista dalla legge, stabilendo i termini per la transizione dei lavoratori e delle attività al nuovo soggetto aziendale. Con l’accordo, Eni ha confermato il suo impegno a garantire la continuità occupazionale e l’assenza di cambiamenti diretti per i dipendenti coinvolti.

SI PARTE IL 1° LUGLIO

A partire dal 1° luglio 2025, E.I.E. prenderà in carico la gestione della raffinazione tradizionale, della logistica primaria e della conversione in bioraffinerie degli impianti di Livorno e di una parte di Sannazzaro, un percorso che coinvolgerà complessivamente 1965 lavoratori. La scelta di firmare, assunta dopo un proficuo confronto, è stata sostenuta e assunta dalla maggioranza delle Rappresentanze Sindacali Unitarie e dalle segreterie nazionali di Femca Cisl e Uiltec Uil.

FEMCA CISL ACCOGLIE INOLTRE POSITIVAMENTE L’ANNUNCIO DELL’INVESTIMENTO DI 50 MILIONI DI EURO PER IL SITO DI SANNAZZARO (PAVIA)

“La Femca Cisl – ha concluso Tripoli – accoglie inoltre positivamente l’annuncio dell’investimento di 50 milioni di euro per il sito di Sannazzaro (Pavia), finalizzato all’efficientamento della capacità produttiva dell’impianto FCC (Fluid Catalytic Cracking), un passo importante che dimostra l’intenzione di ENI di rinnovare e rendere più sostenibili le proprie strutture industriali. Continueremo a lavorare con Eni per garantire il rispetto degli impegni presi e per rendere la transizione un’opportunità di crescita per i lavoratori, sia in termini occupazionali che professionali. La nostra missione è sempre quella di promuovere il benessere delle persone, che il contesto sia di stabilità o di trasformazione. Siamo in una fase di evoluzione industriale nel corso della quale è sempre più centrale il dialogo costante con i lavoratori. Ogni passaggio deve essere condiviso e compreso in modo chiaro e trasparente”.

FILCTEM CGIL NON FIRMA IL VERBALE: SI GUARDA PIÙ ALL’ASPETTO FINANZIARIO CHE A QUELLO INDUSTRIALE

“Nella giornata di ieri abbiamo incontrato la società Eni a seguito di una procedura di legge per una costituenda società che dal 1° luglio sarà denominata EIE (Eni Industrial Evolution). Tale società entrerà a far parte del sistema satellitare aziende che ultimamente Eni si è data “dove a nostro avviso si guarda più all’aspetto finanziario che a quello industriale”, ha invece commentato Antonio Pepe, segretario nazionale della Filctem Cgil.

“Da tempo – ha proseguito Pepe – denunciamo che tale assetto, insieme alla rinuncia della chimica di base nel nostro Paese con la chiusura degli impianti di cracking di Brindisi e Priolo, non risponde alla vocazione, al ruolo e alla storia che Eni ha sempre avuto negli interessi del sistema Paese. Le criticità e i dubbi sull’operazione sono arrivate da tutta la delegazione presente all’incontro in quanto: i perimetri e i contorni societari delle attività e dei profili delle lavoratrici e dei lavoratori non risultano definiti in seno alla procedura e tantomeno sono stati chiariti durante l’incontro”.

“Non comprendiamo le ragioni per le quali le bioraffinerie di Venezia e Gela siano state tenute fuori dal perimetro. Infine – ha concluso il Segretario Nazionale della Filctem Cgil -, non sono stati indicati investimenti quantitativi sulle varie realtà interessate”.

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