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Nei nuovi PNRR dei Paesi UE obbligatorie misure per risparmio energetico e produzione di energia pulita

Il regolamento è stato adottato oggi in plenaria con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astensioni. Le nuove regole copriranno le misure adottate dal 1° febbraio 2022

Gli eurodeputati vogliono includere le misure di REPowerEU nei piani nazionali di ripresa per favorire l’indipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde.

Secondo il testo, i Paesi UE che presenteranno un piano di ripresa e resilienza (PNRR) modificato dopo l’entrata in vigore di questa proposta saranno obbligati ad includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto da REPowerEU.

Il testo legislativo è stato adottato oggi in plenaria con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astensioni.

AUMENTARE L’INDIPENDENZA E RIDURRE LA POVERTÀ ENERGETICA

Gli eurodeputati hanno emendato la proposta originaria della Commissione per meglio indirizzare le misure dei capitoli di REPowerEU mirate a ridurre le vulnerabilità energetiche nell’UE. Le nuove regole copriranno le misure adottate dal 1° febbraio 2022.

Secondo gli eurodeputati, le azioni di RePowerEU inserite nei PNRR dovranno dare priorità agli investimenti per affrontare la povertà energetica delle famiglie, delle PMI e delle microimprese vulnerabili.

GLI EURODEPUTATI CHIEDONO ULTERIORI FINANZIAMENTI

Gli eurodeputati chiedono inoltre che i 20 miliardi di euro proposti dalla Commissione come ulteriori sovvenzioni non provengano dalle quote della Riserva stabilizzatrice del mercato dell’UE, ma da un’asta anticipata delle quote di emissione nazionali già previste nel Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE). Inoltre, il Parlamento europeo chiede alla Commissione di trovare altre fonti di denaro per integrare il finanziamento delle azioni di REPowerEU, anche consentendo la flessibilità nell’uso dei fondi non spesi, in particolare quelli residui dal bilancio 2014-2020.

Queste sovvenzioni supplementari verrebbero distribuite ai Paesi membri tenendo conto del loro tasso di dipendenza energetica, dell’aumento dei costi energetici per le famiglie e della quota di combustibili fossili nel consumo interno lordo di energia. Nell’implementazione delle nuove misure, gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione i contributi delle autorità regionali, delle ONG e delle parti sociali.

MISURE TRANSFRONTALIERE E CLIMA

Gli eurodeputati chiedono ai Paesi UE di garantire che almeno il 35% della loro spesa inclusa nei capitoli di REPowerEU dei PNRR sia stanziato per misure che abbiano una dimensione o un effetto multinazionale, anche se attuate da un solo Paese UE, e a meno che la Commissione non conceda una deroga in circostanze specifiche.

Gli eurodeputati hanno concordato inoltre l’applicazione del principio UE “Do no significant harm” (“non arrecare danni significativi”) a tali misure di REPowerEU, a meno che non siano soddisfatte determinate condizioni, e comunque solo per le misure in vigore entro il 31 dicembre 2024.

LE DICHIARAZIONI DI ROBERTA METSOLA E DEI SUOI CORRELATORI

Il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha dichiarato: “Il voto di oggi dimostra che siamo pronti a utilizzare ogni singolo euro dei fondi comuni dell’UE per aiutare i Paesi membri ad affrontare la crisi energetica”.

“L’impennata nei prezzi delle bollette è estremamente dannosa per i cittadini e le imprese più vulnerabili”, ha affermato il correlatore Siegfried Mureşan (PPE, RO). “La nostra indipendenza e sicurezza energetica è fondamentale per superare questa crisi, e il piano REPowerEU ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo. La posizione del Parlamento è chiara: vogliamo raggiungere l’indipendenza dai combustibili fossili russi e investire nelle energie rinnovabili e pulite. È anche per questo che il Parlamento insiste su progetti, come quelli transfrontalieri, con un reale valore aggiunto per l’UE”.

Per la correlatrice Eider Gardiazabal Rubial (S&D, ES), “per sostenere i cittadini dopo la pandemia, abbiamo dato un segnale forte con i fondi di NextGenerationEU. Quando pensavamo che il peggio fosse passato, però, Putin ha invaso l’Ucraina provocando una crisi geopolitica, umanitaria, alimentare, energetica e inflazionistica alla quale abbiamo dovuto rispondere con diversi strumenti come REPowerEU. La nostra proposta ha migliorato quella della Commissione e rafforzato la lotta alla povertà energetica, sostenendo le famiglie più vulnerabili, aumentando il ruolo delle autorità locali, migliorando la cooperazione transfrontaliera e rafforzando il principio “Do no significant harm” per proteggere l’ambiente”.

Il correlatore Dragoș Pîslaru (Renew, RO) ha spiegato che “oggi forniamo ai nostri cittadini gli strumenti per superare l’inverno, con progetti che ci renderanno più indipendenti dai combustibili fossili russi. Stiamo investendo nel nostro continente per renderlo più sostenibile e verde per le prossime generazioni. Due anni fa, sotto la guida del principio di solidarietà, abbiamo realizzato il Dispositivo per la ripresa e la resilienza. Ora completiamo questo lavoro con REPowerEU, che consente ai governi di migliorare i loro piani di ripresa investendo in maggiore efficienza energetica, nella lotta alla povertà energetica e nelle risorse energetiche verdi”.

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