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Rinnovabili, in Europa è boom: nel primo semestre eolico e solare superano per la prima volta l’energia da fonti fossili

Secondo l’analisi del think tank Ember, in Italia a maggio l’energia solare ha prodotto oltre un quinto della produzione elettrica nazionale (21%), la quota più alta di sempre. L’elettricità da fonti fossili è diminuita di un quinto

Una nuova analisi del think tank Ember rivela che, nei primi sei mesi del 2024, l’eolico e il solare hanno generato più elettricità dei combustibili fossili. È la prima volta che succede nel periodo di un semestre.

In Italia l’elettricità da fonti fossili è diminuita del 21% rispetto alla prima metà del 2023. Nella prima metà dell’anno, l’energia eolica e solare ha raggiunto un massimo storico del 30% dell’elettricità dell’Unione europea. Tutto questo si confronta con il 27% dei combustibili fossili, che sono diminuiti del 17%. Il calo dei fossili si è verificato anche se la domanda di elettricità si è ripresa dall’impatto del Covid e dalla crisi del prezzo del gas, aumentando dello 0,7% rispetto allo scorso anno.

IL CALO DEL CARBONE

Ciononostante, il carbone ha registrato un forte calo di quasi un quarto (-24%) e il gas è sceso del 14%. La crescita delle energie rinnovabili – in particolare dell’eolico e del solare – è stata il principale fattore trainante, in quanto la loro crescita ha superato il rimbalzo della domanda per sostituire l’energia fossile. “Con l’aumento dell’eolico e del solare, il ruolo dell’energia da combustibili fossili si sta riducendo”, ha dichiarato Chris Rosslowe, analista di Ember, che ha aggiunto: “stiamo assistendo ad un cambiamento storico nel settore dell’energia, e sta avvenendo rapidamente”.

LA CRESCITA DELLE RINNOVABILI

L’analisi di Ember ha rilevato che anche il clima mite e le buone prestazioni dell’idroelettrico hanno contribuito al forte calo della generazione fossile, ma che la crescita dell’eolico e del solare è stata il fattore più importante. Ciò riflette un cambiamento a lungo termine, a seguito dell’aggiunta di capacità record sia per l’eolico che per il solare nel 2023.

In risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’Ue e molti Paesi membri hanno introdotto delle politiche accelerate per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e promuovere l’energia eolica e solare. Si prevede che l’Ue continuerà a concentrarsi su questo aspetto, considerando la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.

13 PAESI UE PRODUCONO PIÙ ELETTRICITÀ DALLE RINNOVABILI CHE DAI FOSSILI

“Se gli Stati membri riusciranno a mantenere lo slancio nella diffusione dell’eolico e del solare, si potrà davvero iniziare a vedere la liberazione dalla dipendenza dall’energia fossile”, ha commentato Rosslowe. La rapida crescita dell’energia eolica e solare nella prima metà dell’anno è stata visibile in tutti i Paesi dell’Unione europea: 13 Paesi membri oggi producono più elettricità dall’eolico e dal solare che dai combustibili fossili, con Germania, Belgio, Ungheria e Olanda che hanno raggiunto questo traguardo per la prima volta.

I DATI SULLE ENERGIE RINNOVABILI IN ITALIA, SPAGNA E ALTRI PAESI

In Italia, a maggio, l’energia solare ha prodotto oltre un quinto della produzione elettrica nazionale (21%), la quota più alta di sempre. Nello stesso mese, in Spagna oltre il 50% della produzione di energia elettrica è stata prodotta da fonti eoliche e solari, per la prima volta in assoluto. Sempre a maggio 2024 la Polonia ha raggiunto per la prima volta un terzo della produzione da fonte eolica e solare. L’Ungheria, infine, nei mesi di aprile, maggio e giugno 2024 ha stabilito dei record mensili consecutivi di produzione solare.

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