Sulle nomine dell’Autorità per l’energia la decisione potrebbe arrivare prima o subito dopo la pausa, mentre per il nucleare si punta al 30 luglio per il passaggio in Conferenza Unificata e alla calendarizzazione in Parlamento a settembre.
La nomina del nuovo collegio di Arera, l’iter del Ddl sul nucleare e il varo del decreto Energia: il governo si prepara a un’estate decisiva sui dossier chiave del settore, con una fitta agenda di scadenze a cavallo della pausa estiva. Sulle nomine dell’Autorità per l’energia la decisione potrebbe arrivare prima o subito dopo la pausa, mentre per il nucleare si punta al 30 luglio per il passaggio in Conferenza Unificata e alla calendarizzazione in Parlamento a settembre.
A delineare la tabella di marcia è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Le dichiarazioni del ministro sono arrivate a margine del convegno “Energia: le politiche UE per rilanciare la competitività industriale e ridurre i costi per le famiglie”, tenutosi presso lo spazio David Sassoli di Piazza Venezia a Roma.
ARERA, NODO NOMINE DA SCIOGLIERE ENTRO LA “PROROGATIO”
Sulla delicata partita per la nomina del nuovo Collegio di Arera, il Ministro Pichetto Fratin non ha fornito una data certa, ma ha tracciato un perimetro temporale preciso. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che la decisione arrivi dal Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, il ministro ha spiegato: “Valutiamo, questo non è detto. Prima o dopo la pausa estiva, certamente dobbiamo non andare oltre il periodo di prorogatio”. Ha poi aggiunto che, al momento, “una data ancora non c’è”.
DDL NUCLEARE, VERSO IL PARLAMENTO A SETTEMBRE
L’iter del disegno di legge delega sul nucleare sembra invece procedere su binari più definiti. Il ministro ha indicato una tempistica precisa per i prossimi passaggi istituzionali. “Dagli elementi che ho, entro il mese dovrebbe chiudersi con il parere della Conferenza Unificata e poi immediatamente trasmesso al Parlamento che calendarizzerà a settembre alla ripresa dei lavori”, ha dichiarato Pichetto. Il passaggio in Conferenza Unificata, ha poi aggiunto, “dovrebbe essere previsto per il 30 luglio”.
DECRETO ENERGIA, IL VARO LEGATO AI TEMPI PARLAMENTARI
Per quanto riguarda il cosiddetto decreto Energia, che contiene le deleghe su stoccaggio di CO2 (CCS), idrogeno e metano, la tempistica del varo è ancora oggetto di valutazione. Il provvedimento, ha spiegato il ministro, “è all’esame del Dagl di Palazzo Chigi”. La scelta del momento è legata alla necessità di garantire al Parlamento i tempi tecnici per la conversione in legge. “Essendo un decreto, la conversione è di 60 giorni e la valutazione è rispetto ai tempi di riapertura del Parlamento. O l’ultimo CdM di luglio prima della pausa o il primo dopo, che darebbe la possibilità di avere più spazio per il Parlamento”, ha concluso il ministro.