Il presidente della commissione Affari Esteri del Bundestag, Norbert Roettgen, candidato alla presidenza dell’Unione cristiano-democratica, ha chiesto lo stop immediato del Nord Stream 2
Quasi 6,5 miliardi di euro di multa a Gazprom, per la costruzione e l’esercizio del gasdotto Nord Stream 2. È quanto ha inflitto l’Authority Antitrust polacca al colosso energetico russo per la costruzione e l’esercizio del gasdotto Nord Stream 2 senza aver ricevuto le necessarie autorizzazioni.
NEL CALDERONE 5 SOCIETA’
A finire nel calderone dell’Antitrust polacco anche le cinque società che stanno collaborando con i russi per la realizzazione del gasdotto, vale a dire la francese Engie, la tedesca Uniper, l’austriaca OMV, il gruppo anglo-olandese Shell e la tedesca Wintershall.
30 GIORNI PER RESCINDERE GLI ACCORDI DI FINANZIAMENTO
Il regolatore polacco ha spiegato che il progetto del gasdotto attraverso il Mar Baltico “viola gli interessi dei consumatori” e ha concesso a Gazprom e ai suoi partner 30 giorni per rescindere gli accordi di finanziamento per “ripristinare” la concorrenza.
ROETTGEN: FERMARE SUBITO IL NORD STREAM 2
Nel frattempo è arrivata una nuova grana per il gasdotto: il presidente della commissione Affari Esteri del Bundestag, Norbert Roettgen, candidato alla presidenza dell’Unione cristiano-democratica (Cdu), intervistato dal settimanale “Der Spiegel” ha chiesto di fermare immediatamente il progetto. Le sue parole arrivano a commento dei risultati dell’indagine dell’Organizzazione per la proibizione della armi chimiche (Opac), secondo cui l’oppositore russo Aleksej Navalnyj è stato avvelenato con un agente nervino del gruppo Novichok. Secondo il presidente della commissione Affari esteri del Bundestag, senza una risposta serie rischierebbe di essere in gioco la credibilità’ della politica estera dell’Ue.