Chiunque abbia “un interesse significativo e individuale” nella decisione sul Nord Stream 2 può fare ricorso per iscritto alla Commissione di ricorso danese per l’energia
L’Agenzia danese per l’energia ha concesso allo sviluppatore del Nord Stream 2 il permesso per gestire il collegamento nelle sue acque. La società di proprietà di Gazprom ha richiesto, infatti, il permesso di operare nelle acque danesi nel novembre dello scorso anno, e ha ricevuto il via libera alla costruzione del gasdotto poco dopo. Il permesso di operare dipende, invece, da una serie di condizioni: “La messa in servizio può avvenire solo quando il gasdotto è stato testato, verificato e quando le condizioni pertinenti del permesso di costruzione e del permesso di esercizio sono state soddisfatte”.
PER IL COMPLETAMENTO DELL’OPERA SI VALUTANO DIVERSE OPZIONI
Poco più di 150 km di Nord Stream 2 devono ancora essere posati in acque danesi e tedesche, ma non è ancora chiaro come e quando il gasdotto sarà completato. “Stiamo ancora valutando diverse opzioni per le riprese del gasdotto e informeremo dei nostri piani a tempo debito”, ha detto un portavoce di Nord Stream 2 a S&P Global Platts confermando di aver ricevuto il permesso operativo per la sezione del gasdotto che attraversa la Zona Economica Esclusiva Danese.
Il permesso di operare è un passo necessario prima che il Nord Stream 2 possa iniziare il flusso di gas, ma anche se il gasdotto è incompleto non significa che il progetto sia più vicino all’avvio.
POSSIBILE FARE RICORSO SULLA DECISIONE DANESE
L’Agenzia danese per l’energia ha dichiarato che il permesso è stato subordinato al mantenimento delle condizioni del permesso di costruzione dell’ottobre dello scorso anno “nella misura in cui sono rilevanti in relazione al permesso di esercizio o non sono ancora state soddisfatte”. Inoltre, ha aggiunto che chiunque abbia “un interesse significativo e individuale” nella decisione può fare ricorso per iscritto alla Commissione di ricorso danese per l’energia. I reclami devono essere presentati per iscritto entro quattro settimane dal momento in cui la decisione viene resa pubblica.