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Nuovi attacchi russi interrompono l’erogazione di elettricità in Ucraina

Il gestore della rete elettrica Ukrenergo ha dichiarato che la fornitura di energia elettrica in 7 regioni è stata limitata, la maggior parte nella parte orientale. La società statale del gas Naftogaz ha affermato che è stata colpita una centrale termoelettrica

La Russia nella notte ha colpito le infrastrutture elettriche dell’Ucraina con dei droni, interrompendo la fornitura di elettricità in diverse aree, tra cui la regione centrale di Dnipropetrovsk. Lo ha dichiarato il Ministero dell’Energia ucraino.

FORNITURA DI ELETTRICITÀ LIMITATA IN 7 REGIONI

Il gestore della rete elettrica Ukrenergo ha dichiarato che la fornitura di energia elettrica in 7 regioni è stata limitata, la maggior parte nella parte orientale. La società statale del gas Naftogaz ha affermato che è stata colpita una centrale termoelettrica, senza però nominarla.

LA RUSSIA HA INTENSIFICATO GLI ATTACCHI AL SISTEMA ENERGETICO DELL’UCRAINA

Come ricorda l’agenzia Reuters, nelle ultime settimane la Russia ha aumentato notevolmente il numero e l’intensità degli attacchi al sistema energetico ucraino, prendendo di mira sia le centrali elettriche che gli impianti del gas. In un rapporto, Naftogaz ha spiegato che, negli ultimi sette giorni, le forze di Mosca hanno attaccato tre volte gli impianti del gas, tra cui “impianti di importanza critica” nelle regioni di Kharkiv, Sumy e Chernihiv.

Il ministro dell’Energia ucraino, Svitlana Hrynchuk, ad inizio ottobre ha dichiarato che, a seguito agli attacchi aerei russi alle sue infrastrutture del gas, l’Ucraina intende aumentare le importazioni di combustibile del 30%.

GLI ATTACCHI DEL 10 OTTOBRE IN VARIE REGIONI DELL’UCRAINA

Solo pochi giorni fa, nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 ottobre, una pioggia di droni e missili russi si era abbattuta sull’Ucraina, lasciando Kiev e altre 9 regioni al buio. L’attacco aveva colpito le infrastrutture energetiche, causando interruzioni diffuse di elettricità e acqua. A Kiev l’intera riva sinistra del fiume Dnipro era rimasta senza corrente, e gravi blackout si erano registrati anche sulla riva destra.

Inoltre, una raffica di missili balistici aveva preso di mira le centrali elettriche a Kiev, a Kaniv e a Kremenchuk. Diverse cittadine erano rimaste senza corrente, incluso il centro di Dnipro, dove due missili avevano danneggiato la centrale di Prydniprovska.

A Kiev gli attacchi avevano interessato almeno una centrale termoelettrica, fondamentale non solo per la produzione di elettricità ma anche per il teleriscaldamento della città. Anche le regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Chernihiv hanno subito danni a impianti energetici e sottostazioni, con l’obiettivo di paralizzare il sistema in vista dell’inverno. Oltre a Kiev, il 10 ottobre erano state colpite le regioni di Donetsk, Chernihiv, Cherkasy, Kharkiv, Sumy, Poltava, Odessa e Dnipro, che avevano comportato l’introduzione di interruzioni di corrente di emergenza.

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